A Napoli, ai Gazzetta Sports Award, è stato premiato Luciano Spalletti, nato a Certaldo (Firenze) il 7 marzo 1959, come allenatore dell’anno. Per l’occasione l’attuale commissario tecnico della nazionale italiana è tornato nella città alla quale ha permesso di attaccare sulla maglia il terzo scudetto della sua storia. Ovviamente tutti gli sportivi sanno quanto sia diverso vincere uno scudetto ai piedi del Vesuvio rispetto ad altre città blasonate. Siccome Luciano aveva l’azzurro disegnato nel suo futuro, non ha avuto neppure il tempo di riprendersi dalla gioia e dallo stress accumulato che, causa “l’inspiegabile” quanto prevedibile ritiro di Roberto Mancini, è stato teletrasportato, il 18 agosto 2023, nella nuova veste di c.t. alla guida della Nazionale italiana, tra l’altro, in un momento cruciale per la qualificazione alla fase finale dell’Europeo 2024.
Urbano Cairo, presidente del Torino, premiandolo ha ricordato quanto Spalletti sia stato importante per imprimere un impulso fondamentale all’Italia del pallone verso Germania 2024. Tra Spalletti e il popolo napoletano è nato un amore viscerale talmente forte che è stato posto a fianco dell’idolo Maradona. Spalletti non è un allenatore che si può omologare. È un capitano coraggioso che a Napoli e con il Napoli ha riportato quella magia che gli ha consentito di dominare fin dalle prime giornate del campionato la corsa scudetto. Il presidente Aurelio De Laurentis gli aveva consegnato una squadra del tutto rinnovata.
Tra l’altro, durante le fasi cruciali del mercato, aveva perso pedine importanti come Koulibaly, Mertens e Insigne. Mister Spalletti, abituato a ripartire da zero, con una chiara visione di gioco messa a punto dopo diversi anni di esperienza, ha compiuto una sorta di miracolo tecnico, che in realtà al suo interno racchiude molti più fattori. Come tecnico ha esaltato le qualità dei nuovi arrivati come Kim e Kvaratskhelia inserendoli in un ingranaggio perfetto, con Osimhen a completare il lavoro del gruppo. Quanto sia stata importante la presenza di Spalletti, il Napoli lo sta scoprendo adesso che la squadra ha perso quella luce e quel tocco magico che faceva tremare lo stadio San Paolo a ogni pallone in rete. A questo punto speriamo che il neo c.t. riesca a replicare la brillante impresa di Napoli anche con la Nazionale azzurra. Partiamo come campioni d’Europa in carica e questo dato tutti i veri sportivi italiani non dovrebbero mai dimenticarlo.
Buon lavoro mister Spalletti!
Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Getty Images