In questi giorni di lungo “confinamento” da virus, con le ore che non passano mai nonostante ci si ingegni e ci si inventi come trascorrerle, ho deciso di proporre una rubrica un tantino particolare, che ci racconti di personaggi dello sport che hanno lasciato una traccia, un ricordo indelebile, delle loro gesta; la maggior parte di questi personaggi è italiana, ma non mancano stranieri per cui anche a casa nostra abbiamo parteggiato, fatto il tifo, elevandoli a nostri idoli.

Lo spunto me lo ha dato innanzi tutto il rinvio al prossimo anno (speriamo) delle Olimpiadi, il massimo appuntamento delle sport Mondiale, ma non solo di olimpionici si parlerà, perché com’è ovvio, non solo di sport olimpici di vive.

Il primo protagonista di cui vorrei parlare è però “anomalo”, ma rientra in questa rubrica per diversi motivi: il primo è un omaggio alla mia città d’adozione giornalistica, ovvero Cesena, la seconda è che oggi è il giorno del suo compleanno, mentre la terza, quella più importante, è che si tratta di uno di coloro che PROTAGONISTA lo è in maiuscolo, innanzi tutto sotto l’aspetto umano, quello dell’impegno, della dedizione, della correttezza, dell’aver messo e mettere il cuore davanti ad ogni cosa, soldi compresi.

Sto parlando del CAPITANO per antonomasia, di Giampiero CECCARELLI, uno che per diventare protagonista, per entrare nel novero di chi viene ricordato per sempre, non ha avuto bisogno di essere Pelè, di finire sulle copertine dei giornali per la starlette frequentata, di vincere Scudetti o battere il record di presenze in Nazionale.

Devo ammettere che fin da bambino oltre ad avere una squadra del cuore ed una da amare in seconda battuta, ho sempre diviso le mie considerazioni anche tra chi mi stava simpatico, chi mi piaceva poco e chi era un peso sui maroni; tra chi raccoglieva le mie simpatie c’era il Cesena, anche perché mi ero innamorato della Romagna ed il Cesena la rappresentava, quindi per logica, era una di quelle formazioni che seguivo con piacere, lo stesso spontaneo piacere di quando vinceva, arrivando per la prima volta in Serie A.

Di conseguenza ogni formazione aveva anche un calciatore simbolo e chi poteva essere se non Ceccarelli, colui che avevo “scelto” come mio rappresentante i romagnoli? Confesso che il calciobalilla era uno dei divertimenti mio, di mio fratello e dei nostri amici, tanto che ci eravamo inventati una sorta di campionato, dove ognuno si costruiva una propria Nazionale, senza calciatori della squadra tifata, e nella mia il terzino destro era proprio Ceccarelli.

Si può quindi immaginare come mi sia sentito quando, approdato molto per caso a scrivere per un editore cesenate, abbia potuto conoscere Giampiero, incontrarlo diverse volte, addirittura intervistarlo durante un incontro conviviale che mi ha professionalmente ed umanamente lasciato una soddisfazione enorme.

A volte si vive di cose che per altri sono piccole, insignificanti, ma la cosa vale come l’apprezzare la sostanza invece dell’apparenza, quello che c’è dentro un negozio invece di una bella vetrina senza nulla dietro; per me Ceccarelli è questo, sicuro che come me la pensi non solo Cesena intera, ma anche tutti coloro che dello sport, del calcio, apprezzano certamente la tecnica e le invenzioni estemporanee, ma soprattutto la concretezza, la forza di chi magari non ha la giocata che ti lascia con il fiato sospeso, ma anche che non passa da un otto ad un quattro in pagella dal primo al secondo tempo, valendo magari sempre sei e mezzo, ma quel sei e mezzo che alla fine conta per un’intera stagione, una carriera.

Giampiero è stato anche uno da otto, sicuramente mai, o rarissimamente, uno da quattro, ma quanta concretezza ha dimostrato nella sua vita, nella sua carriera sportiva, non solo da calciatore? Non sono un leccapiedi, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, e se mi permetto di scrivere che il CAPITANO meriterebbe una statua nel centro città, è perché davvero credo in ciò che dico.

Non mi dilungo e ti faccio gli auguri, miei e di tutti coloro che TI VOGLIONO BENE, mio CAPITANO, con tutto il cuore di chi ama e vive lo sport, di chi i PROTAGONISTI li scegli proprio e sempre con il cuore.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Valerio Casadei

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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