La magistratura dello Stato Pontificio ha aperto un’indagine in merito all’attico ristrutturato dal cardinale Tarcisio Bertone: la conferma arriva dal Vaticano.

Stando a quanto riferito dalla sala stampa, i giudici avrebbero iscritto nel registro degli indagati due persone: Giuseppe Profiti, ex presidente del Bambin Gesù e manager vicinissimo al cardinale, e l’ex tesoriere Massimo Spina.

Il Cardinale Bertone “ribadisce di non aver mai dato indicazioni, o autorizzato, la Fondazione Bambino Gesù ad alcun pagamento in relazione all’appartamento da lui occupato e di proprietà del Governatorato”, ha sottolineato l’avvocato Michele Gentiloni Silveri. Il legale, “in nome e per conto” dello stesso Bertone e in relazione all’articolo che sarà pubblicato sul prossimo numero dell’Espresso, ha precisato “come la missiva inviata dal Cardinal Tarcisio Bertone al prof. Giuseppe Profiti l’8 novembre 2013, confermi integralmente la veridicità di quanto da lui sempre affermato”.

“In effetti – rileva il legale – nella citata risposta si chiarisce al prof. Giuseppe Profiti che la volontà di S.E. è quella di nulla porre a carico della Fondazione Bambino Gesù, comunicandogli al contempo che sarà cura del Cardinal Bertone stesso di procedere alla ricerca di finanziamenti per i lavori da espletarsi nell’appartamento. Successivamente, il Cardinal Bertone, non avendo ricevuto alcun sussidio da parte di terzi, ha pagato personalmente l’importo richiesto dal Governatorato in relazione ai lavori effettuati nell’appartamento a Lui assegnato e di proprietà di quest’ultimo”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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