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Sono rientrati a Roma, con un volo Alitalia, atterrato poco dopo le 15 all’aeroporto di Fiumicino da Londra Heathrow, i primi 160 italiani, oltre ad un neonato, che, risultavano residenti in Italia o in condizioni di urgenza o criticità, così come previsto dall’ordinanza firmata dai ministri Di Maio, Speranza e De Micheli.

Tali viaggiatori hanno potuto lasciare la Gran Bretagna, previo tampone prima della partenza, dopo il blocco dei voli deciso dalla maggioranza dei paesi europei per limitare il contagio con la nuova variante del Covid. Obbligatorio ora per tutti un nuovo tampone, che verrà eseguito presso le strutture di testing rapido, già operative al Leonardo da Vinci, allestite da Aeroporti di Roma con il supporto della Regione Lazio e l’osservanza di un periodo di 14 giorni di quarantena.

Il “Leonardo Da Vinci, peraltro, è l’unico aeroporto in Italia in grado consentire il rimpatrio degli italiani in possesso dei requisiti, che avevano chiesto espressamente di poter rientrare, essendo state già allestite le apposite aree per eseguire il tampone in tempo reale.

Già da settembre Aeroporti di Roma ha implementato con Alitalia, partner italiano di code share di Delta, una sperimentazione di voli Covid-tested intra-Italia e l’aeroporto di Fiumicino ha ottenuto il punteggio massimo di 5 stelle da Skytrax per i suoi protocolli sanitari anti Covid.

Tra i passeggeri intervistati allo sbarco, tutti si sono detti increduli di come venga gestita la pandemia a Londra, alcuni di loro hanno detto di aver visto cose scandalose, mentre al loro rientro in Italia tutto è andato alla perfezione.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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