Il mondo occidentale è sotto stacco. Pochi minuti fa sono arrivate direttamente dalla Francia notizie di un attentato terroristico nel cuore di Parigi a pochi giorni dalle elezioni.
Colpi di kalashnikov sono stati esplosi intorno alle 21 sui centralissimi Champs-Elysees, contro una camionetta della polizia in sosta.
Il bilancio è di un poliziotto ucciso e altri due feriti gravemente alla testa. Anche l’assalitore è rimasto a terra, ucciso. Era conosciuto agli 007 francesi, come persona molto a rischio. Un secondo assalitore si sarebbe dato alla fuga e stando ad alcuni testimoni sarebbe riuscito a nascondersi in un garage del centro.

L’attentatore ucciso prima dell’attacco di stasera aveva scritto sul sistema di scambio di messaggi Telegram di voler uccidere degli agenti di polizia. Lo riferisce la rete Bfmtv che poco prima aveva riferito che era conosciuto agli 007 del Dgse, i servizi segreti francesi e della polizia. Telegram è stata più volte impiegata dai terroristi di Isis come sistema di comunicazione. Inoltre l’attentatore era schedato con la lettera ‘S’, che indica gli individui radicalizzati a rischio di perpetrare attentati. Una perquisizione sarebbe in corso alla sua residenza a Seine-et-Marne, a est di Parigi.

Secondo il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre-Henry Brandet l’assalitore è sceso da un’auto sugli Champs-Elysées e ha aperto il fuoco contro il furgone della polizia. “L’assalitore ha poi cercato di fuggire a piedi, prima di venire ucciso”, riferisce il portavoce.

La Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per terrorismo in merito alla sparatoria. La tensione è alle stelle, tutti hanno pensato subito al terrorismo ma fino alle 22,30 le fonti ufficiali sono rimaste caute. In ogni caso le indagini sull’assalto sono stati affidate alla procura antiterrorismo. In realtà in queste ore le informazioni si rincorrono e spesso sono contraddittorie: la sparatoria potrebbe essere stata causata da un tentativo di rapina armata.

La polizia parla di altri spari che si sono uditi nelle vie vicine agli Champs-Elysees, il celebre viale di Parigi che attraversa il cuore della capitale dall’Arco di Trionfo a place de la Concorde

Per tragica coincidenza, al momento degli spari i candidati alle elezioni francesi si stavano affrontando in tv, in uno degli ultimi faccia a faccia prima del voto, che a questo punto si annuncia ancora più imprevedibile. Sentito dell’attentato, è stata unanime la loro solidarietà alle forze dell’ordine colpite nell’attacco di Parigi. Marine Le Pen del Front National e il gollista Francois Fillon hanno cancellato ogni ulteriore impegno elettorale nella giornata di domani.

SUMMIT ALL’ELISEO – Un summit è in corso all’Eliseo tra il presidente Francois Hollande, il premier Bernarde Cazeneuve, il ministro dell’Interno Matthias Kekl ed il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo sull’attentato.

Il portavoce del ministero dell’Interno francese ha dichiarato: “Un poliziotto è deceduto. Ma non c’è un secondo poliziotto deceduto. Sono due poliziotti gravemente feriti che sono stati trasferiti presso le strutture ospedaliere”. E ancora: “Viste le testimonianze raccolte ci sarebbe solo un aggressore. L’identificazione dell’aggressore non è ancora stabilita”, aggiunge Brandet che tuttavia spiega che se la pista terroristica fosse confermata “ci potrebbero essere eventuali complici da ricercare”. Brandet non conferma se l’uomo belga le cui generalità sono state diffuse su twitter, sia o meno l’autore dell’attentato o se sia ricercato. Il portavoce dell’Interno esclude che ci siano altri attentati in altre zone di Parigi.

Non più tardi di due giorni fa gli 007 francesi avevano avvertito i candidati alle elezioni dell’alta probabilità di attentati.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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