La bandiera tricolore dell'Italia

Un attacco informatico a diversi siti italiani, tra cui quello del Senato e del ministero della Difesa, è in corso da parte di hacker russi.

L’attacco, rivendicato dal collettivo filo russo “Killnet”, secondo quanto si apprende, non avrebbe al momento compromesso le infrastrutture, ma starebbe rendendo complicato l’accesso ai diversi siti.

Su Telegram il collettivo ha pubblicato una serie di indirizzi che sarebbero stati violati, con l’indicazione “attacco all’Italia”. Nell’elenco compaiono, oltre a Senato e Difesa, Scuola alti studi di Lucca, Istituto superiore di Sanità, Banca Compass, Infomedix (una società di servizi alle aziende) e l’Aci.

Per quanto riguarda il sito del ministero della Difesa, secondo quanto si apprende, era già in programma un blocco per una manutenzione.

Il collettivo filorusso “Killnet”, avrebbe cercato anche di bloccare il sito della manifestazione canora “Eurovision“, in particolare del sistema di voto, in corso in questi giorni a Torino.

Tra i Paesi presi di mira figura anche la Spagna. Sono in corso verifiche per valutare la reale portata dell’offensiva, anche se al momento non si registrerebbero danni infrastrutturali. Lo stesso collettivo filorusso, attraverso il gruppo “Jacky” chiede aiuto ad altri hacker per andare su altri siti polacchi e tedeschi che, nelle prossime ore, potrebbero essere oggetto di attacchi.

Stato Maggiore Difesa: “Sito bloccato per attività di manutenzione” – In riferimento alla notizia circolata circa l’impossibilità di raggiungere il sito internet www.difesa.it, lo Stato Maggiore Difesa precisa che la “stessa è dovuta ad attività di manutenzione da tempo pianificata, in atto sul sito”.

Indaga la polizia postale – Sono in corso indagini del Cnaipic della Polizia Postale sul probabile attacco hacker russo che avrebbe reso irraggiungibili diversi siti istituzionali italiani tra cui quello del Senato e quello dell’Istituto superiore di Sanità. Gli attacchi sono stati rivendicati dal collettivo filorusso ” Killnet”, che tra l’altro ha cercato anche di bloccare il sito della manifestazione canora “Eurovision”, in particolare del sistema di voto, in corso in questi giorni a Torino. Al momento in procura, a Roma, non è stato aperto alcun fascicolo. Si attende nelle prossime ore una prima informativa delle forze dell’ordine per avviare un’inchiesta.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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