Alle 9:52 di questa mattina la navicella spaziale Crew Dragon Freedom di SpaceX, con a bordo l’astronauta italiana dell’Esa Samantha Cristoforetti, è decollata dalla piattaforma di lancio 39 A del Kennedy Space Center, in Florida, dando il via all’Expedition 68 e alla missione Minerva. Circa 12 minuti dopo la partenza l’ultimo stadio del razzo ha rilasciato nell’orbita terrestre la capsula che ora proseguirà il viaggio di “inseguimento” della Stazione Spaziale Internazionale (Iss).

L’attracco al laboratorio orbitante è previsto dopo 17 ore dal decollo, quando in Italia saranno le 2:15 del mattino di giovedì 27 aprile. Durante il volo la navetta eseguirà una serie di “accensioni” che posizioneranno il veicolo progressivamente sempre più vicino alla Stazione prima della manovra finale di attracco, seguita dalla pressurizzazione della cabina, dall’apertura del portello e dall’ingresso dell’equipaggio.

Il lancio ha segnato anche un nuovo successo di rientro del primo stadio, al suo quarto utilizzo, che dopo aver spinto il razzo nei primi minuti ha completato una discesa controllata, poggiandosi sulla piattaforma galleggiante denominata “A Shortfall of Gravitas” nell’oceano Atlantico.

Oltre ad Astrosamantha l’equipaggio Crew-4 è composto dal comandante di veicolo Kjell Lindgren, dal pilota Robert Hines e dalla specialista di missione Jessica Watkins.

Gli esperimenti della missione Minerva
Nel corso della missione, che si prevede durerà circa sei mesi, gli astronauti dovranno compiere circa 150 esperimenti. Ben sei di questi test sono stati progettati da scienziati e ricercatori italiani, affiliati all’Istituto Italiano di Tecnologia, all’Università La Sapienza di Roma, al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), all’Università di Tor Vergata, del Consiglio nazionale delle ricerche, all’Università di Trieste e all’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).

Alcuni esperimenti sono stati ideati per studiare gli effetti dell’assenza di gravità su tessuti umani, sull’apparato riproduttivo e sul sistema uditivo. Altri rientrano nel campo della biologia e della scienza dei materiali. Obiettivo a lungo termine della ricerca è quello di comprendere più approfonditamente le conseguenze della permanenza nello spazio sull’organismo, in vista di viaggi più lunghi e duraturi verso Marte.

Nei prossimi sei mesi, l’equipaggio dovrà quindi svolgere una serie di attività, e per AstroSamantha non è esclusa la possibilità di passeggiate spaziali, o EVA. Uno dei compiti degli astronauti sarà infatti quello di completare l’installazione dello European Robotic Arm, il nuovo braccio robotico della Stazione Spaziale.

Molto attiva sui social, Samantha Cristoforetti ha spiegato di aver portato con sé degli oggetti speciali per realizzare video destinati all’intrattenimento dei più giovani. A poche ore dal lift-off, AstroSamantha ha festeggiato ieri il suo 45esimo compleanno, e ha scritto sui suoi profili di aver ricevuto “la migliore candelina di sempre”.

L’astronauta, classe ’77, nata a Milano, è stata la prima donna italiana negli equipaggi ESA, e compie oggi il secondo volo verso l’ISS. La precedente esperienza risale al 2014, quando a bordo della navicella russa Soyuz aveva raggiunto la stazione orbitante, soggiornandovi per ben 199 giorni, 16 ore e 42 minuti.

Fonte Televidio – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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