Tutto è iniziato nell’ingresso del complesso che ospita l’hotel Dusit, in un quartiere elegante di Nairobi. Il commando ha aperto il fuoco contro le guardie, poi ha lanciato esplosivi contro diverse auto parcheggiate nella zona, che hanno preso fuoco. Il sito del più diffuso quotidiano keniota scrive che “gli assalitori sono arrivati usando un’auto, una Kcn 340E, e un altro veicolo”. “Si sono aperti la via nella 14 Riverside Drive e hanno costretto le guardie ad aprire il cancello sparando loro”. Poi “hanno avanzato e lanciato esplosivi a veicoli nel parcheggio prima di farsi strada” nel “Dusit D2 che comprende diversi uffici e hotel”, aggiunge The Star.

La polizia ha riferito di un “attacco coordinato con almeno un kamikaze” che si è fatto esplodere nella lobby dell’albergo, aprendo la strada al commando. Dal parcheggio dell’albergo si è sollevata una nube di fumo. Il gruppo armato è tuttora asserragliato nel compound. Le forze di sicurezza keniane hanno posto sotto controllo sei dei sette piani del compound e l’operazione per “neutralizzare” gli aggressori è ancora in corso. Lo ha riferito il capo della polizia, Joseph Boinnet, precisando che l’operazione punta anche a liberare i civili ancora intrappolati all’interno del complesso. “Non c’è stato il tempo di contare i morti, ma ci sono” riferisce un ufficiale di polizia. Alcuni corpi “sono nei ristoranti al primo piano, altri nei piani più alti.

Al momento, il bilancio è di sette vittime. Il numero di feriti, a parte quello fornito da Al Jazeera che ne indicava almeno 14, sembra essere ingente: alcuni ospedali keniani stanno lanciando appelli per donazioni di sangue in relazione all’attacco, riferisce la Croce Rossa.

Persone in ostaggio “Diversi ostaggi vengono tenuti nell’hotel e stiamo aspettando i rinforzi”, ha riferito un agente di sicurezza alla stampa locale. “Unità specializzate della Polizia nazionale sono sul posto al 14 di Riverside Drive per affrontare gli assalitori”, riferisce un tweet delle forze dell’ordine keniane.
“Si vedono uomini delle squadre ‘Recce’ muoversi attornoa ll’edificio e altri hanno provato ad entrare per salvare gli ostaggi”, precisa il sito del quotidiano “The Star”.
Le unità mobilitate includono “Recce Squad, Flying Squad, unità anti-terrorismo della polizia e la squadra artificieri guidata dal direttore George Kinoti”, precisa inoltre Daily Nation. Mobilitate anche teste di cuoio anti-terrorismo, partecipano alle operazioni in corso pure ufficiali della sicurezza degli Usa e della Gran Bretagna. Calate le tenebre, non è chiaro nemmeno quante siano le persone intrappolate, nascoste o tenute in ostaggio all’interno del complesso.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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