Facebook

Facebook è destinato a cambiare, per lo meno nel modo di esprimere una reazione nei confronti dei vari post. Dopo la notizia di un’alternativa al pulsante mi piace, ecco in arrivo sette nuovi pulsanti relativi alle sensazioni, chiamati “reactions”. I pulsanti rappresenteranno: risata, sorriso, tristezza, stupore e rabbia, sotto forma di emoji.

Gli emoji sono ormai una tendenza e Facebook sta cercando di allinearsi agli altri social network, utilizzandoli per l’espressione delle sensazioni che ci colpiscono quando leggiamo i vari post.

Zuckerberg ha deciso quindi di non introdurre un singolo pulsante per il dissenso, ma di inserire una serie di sfumature che potranno essere più precise ed eviteranno problemi di fraintendimento o scontri.
I due Paesi che sperimenteranno per primi la nuova funzione saranno Spagna e Irlanda. Se tale funzione sarà ritenuta utile e avrà successo, verrà implementata anche nel resto dei Paesi del mondo.

Ovviamente Facebook ha un grande vantaggio nell’inserire una funzione di questo tipo: prima di tutto gli utenti saranno ancora più soddisfatti dell’esperienza, dal momento che le lamentele per la restrizione al poter mettere solo un mi piace erano molte; dall’altra parte si avrà un database enorme sulle sensazioni dei singoli utenti su post, prodotti e molto altro. Tutto questo rappresenterebbe un valore inestimabile per l’azienda, che data la mole enorme dei profili esistenti potrebbe permettere la vendita dei risultati ad aziende e ad operatori di marketing. Infine, Facebook potrebbe utilizzare questi risultati per la pubblicità venduta e ottimizzare il target dei suoi annunci.

Anche i possessori di pagine Facebook trarranno beneficio da questa novità, perché si potranno avere strumenti più potenti per capire le reazioni e l’umore delle persone che commentano e giudicano i vari post o prodotti delle stesse fanpage. Insomma, una novità che dovrebbe portare benefici a tutti quanti, sia dal punto di vista dell’espressione che dal punto di vista del guadagno di Facebook.

A cura di Fabrizio Gherardi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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