La Guardia di Finanza, unitamente alla Procura di Milano, ha condotto un’inchiesta che ha portato all’arresto del vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani. Le accuse sono concussione, corruzione e turbata libertà degli incanti.
Si trova in carcere anche il collaboratore di Mantovani e un ingegnere del Provveditorato alle opere pubbliche per la Lombardia e la Liguria.
Il periodo preso in esame dalle forze dell’ordine è quello che intercorre fra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014. Mantovani è stato arrestato nella qualità, all’epoca “di senatore della Repubblica e Sottosegretario di Stato, assessore alla Salute della Regione Lombardia e sindaco del Comune di Arconate”.
Diverse perquisizioni e sequestri di documenti sono state fatte a Milano, a Varese, a Vercelli, a Pavia e a Rimini anche per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Perquisizioni anche negli uffici degli indagati al Pirellone, presso 9 abitazioni e 17 società “riconducibili” agli arrestati e ad altri 12 indagati, tra cui l’assessore lombardo all’Economia, accusato di turbativa d’asta.