Oggi è bufera nelle stanze della politica russa, dopo che Alexey Ulyukaev, il ministro dello Sviluppo economico, è stato arrestato con l’accusa di aver preso una tangente da 2 milioni di dollari in cambio del sostegno del suo dicastero a un accordo di una importante compagnia petrolifera.
Un’accusa infamante che ha trascinato Ulyukaev nel fango; l’uomo avrebbe preso la tangente milionaria per “la valutazione positiva data dal Ministero dello sviluppo Economico all’operazione che ha permesso alla Rosneft di completare l’accordo per l’acquisto del 50% detenuto dal governo del capitale della Bashneft”, ha spiegato il Comitato investigativo russo citato dalla stampa locale.
Rosneft e Bashneft sono entrambe compagnie petrolifere russe. Il ministro faceva parte del governo Medvedev da giugno 2013.
Il portavoce del cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato a Russia Today che le accuse contro Ulyukayev sono “molto serie” e necessitano “di prove molto serie”, e che “in ogni caso solo un tribunale può decidere”.