Nicola Rizzoli anche nel 2015, per il secondo anno consecutivo, è stato eletto quale miglior arbitro al mondo secondo l’IFFHS, la Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio. Il fischietto di Mirandola, appartenente alla sezione di Bologna, è stato votato da una giuria composta da giornalisti ed esperti di oltre 50 nazioni.

Rizzoli, quarantaquattro anni, si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento con ottanta voti, otto in più dell’inglese Martin Atkinson e nove in più del turco Cuneyt Cakir. Il direttore di gara italiano, già selezionato per i prossimi Europei in Francia, ha debuttato in serie A nel 2002 in occasione della partita Venezia – Perugia e solo cinque anni dopo è diventato arbitro internazionale.

Dopo Gonella e Collina (eletto numero uno dei fischietti mondiali per ben sei volte consecutive tra il 1998 e il 2003) è stato il terzo arbitro italiano a dirigere una finale dei campionati mondiali di calcio, l’incontro tra Germania e Argentina del 13 luglio 2014 giocata al Maracanà.

Rizzoli è stato eletto con 80 voti, precedendo l’inglese Atkinson con 72 voti e il turco Cakir con 71. Il bolognese aveva già dominato la classifica 2014 dopo essersi piazzato secondo nel 2013. In una recente intervista Rizzoli ha raccontato le proprie aspettative per il prossimo europeo e il simpatico scambio di battute con il ct azzurro Antonio Conte, dal cui destino in nazionale dipende anche una eventuale designazione per la finale di St. Denis. Nello stesso tempo in Serie A alla 18^ giornata del girone di andata si è scritta una nuova pagina di storia. All’86’ della sfida tra Chievo e Roma è arrivato il pareggio dei padroni di casa (3-3) grazie a Pepe, entrato quattro minuti prima al posto di Birsa.

Fin qui nulla di strano, se non che la rete del pareggio è stata segnalata per la prima volta nella storia del campionato italiano dall’occhio di falco, il sistema di telecamere e sensori presenti da questa stagione in tutte le porte degli stadi di serie A. Il portiere Szczesny para, la palla torna in campo ma la gol line technology entra in funzione e spegne in tempo reale tutte le “probabili” proteste.

Nessuno in campo, Pepe compreso, si era accorto di aver segnato, l’ex juventino si era addirittura disperato. A convalidare il gol è stato l’arbitro Irrati, che ha ricevuto la vibrazione sull’orologio. Il segnale sonoro adottato per la tecnologia del “gol fantasma” prevede l’uso di sette telecamere per porta, in modo da coprire ogni angolazione possibile, che registrano la posizione del pallone e in pochi secondi segnalano all’arbitro se ha superato la linea. Una volta per tutte giustizia è fatta. La befana, in fondo, ha sempre qualche sorpresa nella calza.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Valerio Casadei

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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