Sono oltre 2 milioni gli italiani che hanno già scaricato l’app Immuni, ha confermato il Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri. E da oggi ci sarà una massiccia campagna di comunicazione.

Dopo una settimana di sperimentazione in quattro regioni, Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia, l’app Immuni per il tracciamento dei contatti, volontaria, basata su tecnologia Bluetooth, debutta in tutta Italia.
Secondo il sito predisposto dal ministero dell’Innovazione, questa è la caratteristica principale: Il sistema è basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS.
L’app non raccoglie e non è in grado di ottenere alcun dato identificativo dell’utente, quali nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email.

Immuni riesce quindi a determinare che un contatto fra due utenti è avvenuto, ma non chi siano effettivamente i due utenti o dove si siano incontrati. Sul sito predisposto dal ministero dell’Innovazione sono disponibili tutte le informazioni, nella sezione Faq, sul funzionamento di Immuni, che è disponibile per smartphone con sistema operativo Android (90% dei modelli compatibili, secondo Google) e iOS di Apple (compatibili gli iPhone aggiornati a 13.5 e superiori).

Conte: usatela serenamente “La potete scaricare con sicurezza, serenità e tranquillità, perché tutela la privacy, ha una disciplina molto rigorosa, non invade gli spazi privati”, ha assicurato il premier Giuseppe Conte. “Siamo orgogliosi – ha aggiunto – siamo stati tra i primi in Europa, se non addirittura i primi nel mondo occidentale ad avere raggiunto il risultato” dell’app Immuni “che ha superato il vaglio molto severo degli istituti internazionali più rigorosi e accreditati”.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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