LUIGI CONTU DIRETTORE ANSA

L’Agenzia nazionale stampa associata nacque a Roma il 15 gennaio 1945 su iniziativa degli organi dei tre partiti più votati dell’epoca, come cooperativa di giornali non controllata del governo né da gruppi privati. Erede della storica e fascista agenzia Stefani, oggi è la quinta al mondo per divulgazioni di informazioni giornalistice.

Distribuito a mano da un fattorino il 15 gennaio del 1945 esce a Roma il primo dispaccio di notizie dell’Ansa: quell’Agenzia Nazionale Stampa Associata che è tutt’ora la principale agenzia di notizie multimediale del nostro paese, e come dicevamo la quinta al mondo, dopo la britannica Reuters, la statunitense Ap, la francese Afp e la spagnola Efe.

Agenzia di stampa è un’impresa giornalistica che distribuisce quotidianamente a pagamento, a organi giornalistici e non giornalistici, con sistemi tecnici veloci, informazioni generali o specializzate, spiega Lepri nel capitolo dedicato appunto alle agenzie di stampa in Studiare da giornalista Teoria e pratica: un testo su cui in varie generazioni ci siamo preparati per l’esame da professionista. È una definizione che risale a prima del boom di Internet, e dunque adesso andrebbe integrata con l’osservazione che attraverso i portali sul web ormai le agenzie diffondono anche contenuti liberi. Comunque Lepri merita di essere ricordato, dal momento che lui stesso fu direttore dell’Ansa tra 1961 e 1990: dopo avere iniziato nella stampa clandestina liberale toscana durante la Resistenza, ed essere stato pure portavoce di Amintore Fanfani. Una colonna del giornalismo italiano, che il 24 settembre ha giusto compiuto cent’anni!

Pure Lepri spiegava la differenza tra quelle agenzie “mondiali” che hanno effettivamente corrispondenti in tutto il pianeta: le “tre grandi” Reuters, Ap e Afp. Le agenzie internazionali che di corrispondenti all’estero ne hanno molti ma non dappertutto, e dove non suppliscono dunque scambiando il proprio notiziario con chi ci sta: appunto la Efe e la Ansa, ma anche la tedesca Dpa, l’altra statunitense Upi, la russa Tass, la Nuova Cina e la giapponese Kyodo. E poi le agenzie nazionali. Anche qui è uno schema un po’ agitato dall’avvento del Web, ma tuttora in gran parte valido. In questo momento l’Ansa ha 22 sedi in Italia, la principale in Roma Via della Dataria 94; e 81 uffici, in 78 altri Paesi. Ogni giorno trasmette oltre 3.500 notizie e 1.500 foto.

Ma torniamo a quello “Stampa Associata”. È in effetti un modello piuttosto differente rispetto a quello dell’”agenzia privata” che era stato creato nel 1835 dal francese Charles-Luis Havas, e poi riprodotto dai suoi due ex-collaboratori Bernhardt Wolff a Berlino nel 1849 e Paul Julius Reuter a Londra nel 1851. Proprio per controbattere il rischio di oligopolio e le tentazioni di cartello tra le tre capostipiti già nel 1848 i giornali di New York avevano creato tra di loro la New York Associated Press: antenata della Associated Press attuale, e modello anche dell’Ansa. Ma c’è poi il terzo tipo di agenzia, che è quello “ufficiale”. E una agenzia “ufficiale” era in effetti la Stefani: creata a Torino nel 1853 dal patriota veneziano Guglielmo Stefani, esule nell’allora Regno di Sardegna.
Già direttore di quella Gazzetta Piemontese che era l’organo ufficiale del governo, poi divenuto nel 1860 Gazzetta Ufficiale.

Ci sarebbe una lunghissima storia da scrivere a partire da Cavour per arrivare a Mieli, ma veniamo all’anno culminante quello che dal 1950 al 1952 fu direttore Facchinetti. Poi dal 1952 al 1958 Angelo Magliano, che proveniva dal quel Corriere Lombardo che Lepri definisce «il primo quotidiano moderno uscito in Italia». Dimessosi pr candidarsi alle elezioni con il Pli, segue per tre anni Vittorino Arcangeli, per poi arrivare appunto a Lepri, cui l’Ansa deve il suo decollo definitivo.
In particolare le nuove tecnologie arrivano negli anni ’90, e nel 1996 l’Ansa è la prima agenzia italiana a diffondere notizie via Sms.

Fra i presidenti, dopo Francesco Malgeri nel 1969, Gianni Granzotto nel 1976, Giovanni Giovannini nel 1985, Umberto Cuttica nel 1994 e il diplomatico e storico Boris Biancheri dal 1997, dal 22 aprile del 2009 è Giulio Anselmi: già direttore di Mondo, Corriere della Sera, Messaggero, Espresso, Stampa e tra 1997 e 1999 proprio dell’Ansa. Appunto come direttore tra Lepri e lui c’era stato Bruno Caselli. In seguito sono venuti Pierluigi Magnaschi, dal 2006 Giampiero Gramaglia e dal 2009 Luigi Contu: già redattore di Ore 12, redattore economico e responsabile della redazione parlamentare dell’Ansa e responsabile della redazione interni della Repubblica. È stato pure segretario e vice presidente dell’Associazione stampa parlamentare dal 1994 al 2000.

Ricevuto l’ok, il 15 gennaio del 1945 fecero uscire il primo dispaccio di notizie a Roma, dando vita all’Agenzia nazionale stampa associata, destinata a diventare più nota con l’acronimo ANSA. Quest’ultima prese il posto della disciolta Agenzia Stefani, di cui ereditò la struttura tecnica e la rete organizzativa di sedi sparse per il Paese e all’estero.

Testimone principe delle tappe più significative della storia d’Italia, a partire dallo storico annuncio del Referendum istituzionale del 1946 (trasmesso alle 14,50 di mercoledì 5 giugno), l’ANSA è attualmente strutturata in forma di cooperativa, di cui fanno parte 36 soci editori dei principali quotidiani italiani. Dal 2009 è diretta da Luigi Contu che saluto con grande cordialità per la sua squisita sensibilità umana.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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