L’anima gemella, “lo specchio di te”, è la prova che sancisce la perfetta fusione di due anime, al punto che alcuni la paragonano alla forza di coesione di due goccioline di mercurio. Infatti quando troviamo la “nostra goccia di mercurio” è come se due metà separate si riunissero tra loro per formare un intero. Questa è l’anima gemella, quella che per un misterioso processo alchemico ci fa dire: “Che strano, ti ho appena conosciuto e mi sembra di conoscerti da sempre!”

In quell’istante qualcosa unisce queste due persone in un legame fortissimo, fatto di sensazioni ed emozioni di una profondità e di una minuziosità da lasciare senza fiato.

L’anima gemella non è una persona con gli stessi nostri stessi interessi ed opinioni, spesso infatti succede il contrario, ma l’attrazione che si crea è molto più profonda e misteriosa e non riguarda gli strati più superficiali della personalità.
L’altra parte di noi ha un carattere diverso dal nostro, ci sorprende e ci spiazza, non compensa le nostre mancanze psicologiche ma ci fa suscitare un’affinità immediata, profonda e antica, di sintonia. È come essere sulla stessa lunghezza d’onda, vibrare allo stesso livello, e per comprendersi e parlarsi basterà uno sguardo.

Trascorrere il tempo insieme non crea mai dipendenza o attaccamento ossessivo, anzi stimola la libertà e l’evoluzione di entrambi, senza avere la necessità di recitare una parte, semplicemente essendo solamente sé stessi. Si ha la sensazione immediata di affinità: si crea infatti una sorta di intimità e di familiarità come se l’altro fosse una parte di noi stessi. Dal punto di vista fisico spesso non rientra nei nostri canoni comuni e ripetibili, perché tutti noi abbiamo uno stereotipo mentale di chi o cosa ci piace: la scelta qui infatti è dettata dell’anima, è molto più profonda e non corrisponde ai modelli precedenti. Gli amori mentali come i miti del “bel tenebroso” o della “femme fatale” allontanano l’incontro con l’anima gemella che ha bisogno di eccitazione, curiosità e desiderio, emozioni che che non generano ansia ma spalancano le porte alla fiducia in sé stessi, all’entusiasmo, ad atteggiamenti nuovi e insoliti, a serenità migliorando anche lo stato psico-fisico.

Non sono necessarie strategie particolari per “vivere” un’anima affine, è la vita che ci porta ad esplorare territori nascosti, interessi che sembravano perduti, “lo specchio” che incarna e fa risuonare gli aspetti di noi più profondi e vitali, un mentore che ci fa comprendere il valore della nostra unicità, accompagnandoci mano nella mano a compiere quelle missioni che ci sembravano impossibili e fuori dalla nostra portata.

L’anima gemella si può incontrare a qualsiasi età, se quello è il momento giusto e se ci mettiamo in una condizione di apertura verso un incontro di questo tipo, scacciando il senso di rassegnazione e ineluttabilità. E non conta nemmeno che lui o lei sia più giovane o più vecchio: l’anima per principio vive senza tempo, e così i suoi incontri e le sue affinità.

Il legame di queste persone è senza tempo perché non è la durata del rapporto che conta ma l’intensità che fa perdere il senso del tempo, infatti la frase canonica che contraddistingue questi incontri è: “Sembra che ci conosciamo da sempre…”. Questa percezione infatti conserva in sé il sapore dell’eternità, anche se poi ogni rapporto deve seguire il suo ciclo, più o meno lungo, ma che sarà inevitabilmente accompagnato da un’esperienza unica, autentica e profonda.

A cura di Barbara Comelato – Foto Redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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