Andrea Crisanti, a margine dell’audizione con la Commissione Affari sociali, ha fatto un bilancio dell’emergenza coronavirus spiegando le caratteristiche del Sars-CoV-2. Come riporta l’Ansa, il virologo ha affermato: “Il virus muta molto meno di quanto ci si aspettasse e fa sperare che non eluda le terapie”.

Di recente, Crisanti aveva evidenziato che l’insorgere di casi meno gravi di coronavirus fosse dovuto al maggiore utilizzo delle mascherine che si fa oggi.

Coronavirus, Crisanti e il caso di Vo’ Euganeo
Crisanti ha poi descritto la situazione a Vo’ Euganeo, la cui popolazione è stata sottoposta interamente all’analisi anticorpale: “I risultati ancora non sono pubblici ma la situazione di quel centro colpito dal coronavirus è stata congelata e consente di individuare il ‘tempo zero’ di quasi tutti i casi”.

Per il virologo, il caso del piccolo comune veneto può essere utile a capire “il decorso della malattia, la frequenza dei falsi positivi, così come vediamo se questi anticorpi sono neutralizzanti, e anche per altri ceppi”.

Test anticorpali, Crisanti: “C’è una grande confusione”
Crisanti ha ampliato il suo intervento soffermandosi sulla questione dei test: “Attualmente ci sono in commercio 150 test anticorpali ma nessuno studio in merito, c’è una grande confusione. In questo momento li trovo inutili proprio perché creano confusione”.

Crisanti e il problema dei falsi positivi
In risposta all’onorevole Daniela Gasparini del Pd, che aveva chiesto chiarimenti in merito alle persone rimaste in quarantena che non sono state sottoposte a tampone, il virologo ha precisato: “Quello dei falsi positivi è un problema perché se non gli viene fatto il tampone restano nell’incertezza della malattia”.

A cura di Silvia Camerini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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