… Non mi sorprende, lo sai? ….
…. Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? ….
Parole e musica di Mogol-Battisti, mentre in copertina c’è il faccione di Max Allegri ….
…. Che torna là dove aveva finito, da Madama, quella che lo aveva “ripudiato” perché si voleva il bel gioco, il calcio Champagne …. per impaurirsi con la foto di un Lione e ubriacarsi con un goccio di Porto….
…. quello che prima il “comandante” Sarri e poi “mastro” Pirlo hanno promesso …. senza mantenere!
Così, è bastato (per ora) che Paratici togliesse le tende e per Max si sono riaperte le porte della Continassa, dell’Allianz Stadium, pur se l’ex Ds (o quel che era) non era stato il solo “nemico” del mister toscano, ben supportato dal Vice Presidente …. a libro paga, che è ancora lì, ma chissà se e per quanto.
Max ha scelto di tornare, certamente allettato dalla possibilità di ricostruire dalle macerie dei due maghi del pallone che lo hanno sostituito/preceduto, due che al di là delle solite parole di facciata hanno fatto danni e basta; è tornato per tornare a vincere qualcosa in più di certe coppette che se le vincevano gli altri valevano quanto il due di picche, ma se le vince Pirlo ….
Real Madrid, Inter, Juventus, erano le possibilità di scelta che Allegri aveva di fronte, escludendo il Napoli dopo il suicidio-Champions, tre alternative di alto profilo, con differenze certo, ma ognuna con la possibilità, innanzi tutto, di essere lautamente stipendiato, e pure di mettere becco sul mercato con voce ben in capitolo, che poi è una delle cose che ogni allenatore sogna da sempre.
Probabilmente il Real era l’approdo meno certo, anche se di grandissimo fascino e dopo una stagione non all’altezza dei fasti blancos …. l’Inter avrebbe voluto dire ripercorrere una strada giù battuta, un copione già visto, ovvero prendere il posto del fuggitivo Conte, con uno Scudetto sulla maglia da onorare, ma con una situazione generale ben diversa da quando, nel 2014, il leccese aveva mollato baracca e burattini bianconeri ….
Infine riecco la Juve, con debiti annessi e connessi, ma (probabilmente la cosa che conta di più) una storia da riscrivere, dopo una Champions andata a remengo, un quarto posto acciuffato per …. grazia ricevuta …. qualche grande vecchio “ingombrante” a togliere il disturbo, oltre ad un parco dirigenziale che ha già iniziato una rifondazione che potrebbe essere solo all’inizio (dato che si parla dell’approdo in bianconero di Carnevali, oggi al Sassuolo).
Con Max Allegri torneranno a fiorire le rose bianconere? Come dicevano Mogol-Battisti …. lo sapremo solo vivendo.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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