Finalmente è finita l’era dei colossi evasori che restano impuniti.

Fortunatamente chi non paga le tasse viene scoperto e costretto a versare per quanto ha evaso.
D’altronde non siamo mica in Italia, dove tutto è lecito e dove prima di beccare un evasore di grossa importanza che ha dei debiti col fisco, si fa prima a vincere la lotteria.

L’Ue è tutt’altra storia.
A farne le spesa il colosso Amazon che è stato condannato a pagare la comunità per 250 milioni di Euro per aver aggirato il fisco da 10 anni.
Insomma, il colosso informatico ha guadagnato in questa decade cifre astronomiche, con la pretesa di non versare allo stato e alla comunità quanto dovuto.
Un comportamento vergognoso, paragonabile a quello avuto da un altro leader tecnologico mondiale, Apple, al quale è stata inferta una multa di 13 miliardi di dollari per lo stesso motivo.

Così come Apple, anche il colosso americano di vendita online si difende, sostenendo di aver pagato il dovuto allo stato Lussemburghese, ma la versione data dal portavoce è tutta da verificare.

E’comunque scandaloso che aziende dal fatturato così alto non evadano le tasse, quando gente comune per colpa delle aliquote così alte, si gioca spesso quasi metà del proprio stipendio.
Se il reato verrà confermato, la punizione è giusta e si spera esemplare, affinchè non si ripetano più questi spiacevoli episodi.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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