Che dite, quattordici squadre in quasi vent’anni di carriera sono tante o poche? Risposta difficile quella che riguarda un centrocampista nato a Palermo il 16 gennaio 1982 e che di maglie ne ha cambiate davvero tante in carriera, pur tenendo conto che spesso sono stati viaggi di andata e ritorno, con Palermo a fare da base.

Protagonista di questi andirivieni è Maurizio Ciaramitaro, talentuoso centrocampista di regia, capace anche di destreggiarsi al meglio da trequartista e che avrebbe potuto (e dovuto) permettersi una carriera certamente più “luminosa”, se solo non avesse abbinato al talento un caratterino non proprio facile.

Oggi che fa il dirigente e collabora con il proprio ex procuratore, Beppe Accardi, Maurizio ha un po’ calmato il carattere, ma il peperino è rimasto vista la risposta a chi gli chiedeva un parere sull’affare-Icardi, appena qualche settimana fa: “se fossi stato suo compagno di squadra, con il mio carattere dopo un’ora ci saremmo menati, anche se oggi, da futuro dirigente, sarei più calmo”.

Capito il ragazzo? Ma ripeto, tante squadre cambiate in carriera ed in special modo dal 2006 (dopo il Cesena) al 2013, anno in cui è approdato al Trapani, qualcosa vogliono pur dire…

Ciaramitaro è cresciuto nel Palermo, facendo la trafila nel settore giovanile e disputando tra il 1999 ed il gennaio 2002 alcuni incontri di Coppa Italia; passa poi in prestito all’Avellino per sei mesi (C1) e nel biennio successivo veste la maglia del Livorno, con cui ottiene la promozione in A; nell’estate 2004 è il Cesena ad ingaggiarlo, sempre in prestito, nella formazione che mister Castori ha appena portato alla promozione dalla Serie C.

Termina sedicesimo quel Cesena, dove tra gli altri giocava un certo De Feudis, e Ciaramitaro tra campionato e coppa segna cinque reti in trentasette incontri; nella stagione successiva il Cesena si rinforza e termina al sesto posto, qualificandosi per il play off, nei quali viene eliminato dal Torino; Ciaramitaro è uno dei punti di forza della formazione di Castori e va a segno per ben sette volte in Campionato ed una in Coppa Italia.

Finito a Parma e, finalmente, debuttante in A, nel gennaio successivo Ciaramitaro fa ritorno al Palermo (nell’ambito di uno strano giro che ha come protagonista Cavani), ma sei mesi dopo ha nuovamente la valigia pronta, questa volta per Verona, sponda Chievo, Serie B, dove arriva il primo posto e la promozione in A, che però Maurizio vive nuovamente in rosanero, anche se le presenze sono davvero poche (solo tre) e finisce per la seconda parte di stagione a Salerno.

Nell’estate 2009 è poi la volta di uscire dai confini nazionali per vestire la maglia del Bellinzona, senza troppa fortuna c’è da dire, dato che a fine stagione è nuovamente Palermo e sei mesi dopo (manco a dirlo) la destinazione è Modena; in gialloblu le cose sembrano andare meglio ed ai primi sei mesi si aggiunge la conferma ed una stagione intera, con ventisei presenze e due reti.

Nuovamente confermato, Ciaramitaro nel gennaio 2013 finisce al Vicenza e durante l’estate arriva una nuova destinazione: Trapani, che sarà quella finale, con ben quattro stagioni in granata, prima di dare l’addio al calcio giocato, con trecentosettantacinque presenze e ventisette reti, dalla C1 alla A; non proprio un traguardo da poco, visti i tanti, troppi cambi di maglia ed alcuni importanti infortuni, certo meno (soprattutto poche le ventisei presenze in A) di quello che avrebbero potute essere!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Valerio casadei

scrivi a [email protected]

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui