La settimana europea delle squadre italiane si è conclusa in maniera trionfale, con due vittorie e un pareggio in Europa League.
Partiamo dal risultato “meno positivo”, ma in realtà il più importante e meno atteso, il pari dell’Atalanta in casa del Lione.
Gli uomini di Gasperini hanno sofferto, giustamente visto il blasone di un avversario giovane e molto cambiato, ma comunque molto forte; però i nerazzurri non si sono fatti schiacciare e hanno, dopo una ventina di minuti di assestamento, risposto colpo su colpo.

Al vantaggio di Traorè, ha risposto il Papu Gomez con una punizione semplicemente fantastica, così, tanto per rispondere alle provocazioni di Fekir che il giorno prima aveva dichiarato di non conoscere nè l’Atalanta, nè il suo numero 10.
Il pareggio quindi è il risultato più giusto per quanto si è visto in campo e il punto proietta i nerazzuri, in maniera del tutto inaspettata, in testa al loro girone. Chi pensava l’Atalanta potesse fare da vittima sacrificale si sbagliava di grosso, almeno al momento perchè la strada è ancora lunga.

La Lazio vince e convince, come da pronostico, contro lo Zulte Waregem, dominando dall’inizio alla fine.
Il buon avvio culminato col primo bel gol di Caicedo, ha aperto la strada ad una partita che i biancocelesti hanno controllato alla perfezione, rischiando pochissimo, nonostante le numerose defezioni e il massiccio turnover scelto da Simone Inzaghi.
Unica pecca della squadra biancoceleste? Aver tenuto aperta la partita fino al 90°, fino al gol del 2-0 del solito Immobile, subentrato negli ultimi minuti, ma sempre micidiale.
I capitolini sono in testa al loro raggruppamento insieme al Nizza che ha stravinto anche ieri col Vitesse.

Vittoria anche per il Milan che però conquista i 3 punti in maniera completamente diversa rispetto alla Lazio.
Montella sapeva che la partita era decisiva e ha schierato molti titolari, applicando un turnover molto ragionato.
Andrè Silva, bomber di Coppa, ha portato in vantaggio i rossoneri al termine di una bella iniziativa personale.
Musacchio ha raddoppiato al 53° ma non è stato facile. Infatti i rossoneri hanno faticato a tenere a bada le incursioni di una squadra che rispetto proprio ai milanesi è sconosciuta, eppure che stava per scornare il Diavolo.
E infatti Acosty a sei minuti dalla fine e Elez al 90° avevano rimesso la partita in parità, sfiorando l’impresa che avrebbe significato crisi in casa rossonera.
Buon per Montella che Cutrone al 95° ha trovato la zampata vincente, in anticipo sulla non impeccabile uscita del portiere Sluga; puff, 3-2 al fotofinish e vittoria scaccia crisi portata a casa.
Un successo importante, ma che non lascia dormire sogni tranquilli ai tifosi che hanno visto difetti assolutamente da cancellare se si vorranno ottenere punti nel big match di domenica contro la Roma.

Insomma, nonostante il cartello work in progress ben visibile a Milano, si conclude in maniera super positiva la due giorni di coppe per le squadre italiane.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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