Le Forze dell’Ordine sono l’insieme di corpi militari e civili dello Stato, o di enti pubblici territoriali, con cui si mira alla rimozione di tutte le cause che possono ostacolare la tranquilla e ordinata convivenza civile o ledere gli interessi legittimi dei singoli, ai sensi dell’art. 16 della Costituzione, che recita: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche”.
Qualche giorno fa, le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera hanno dato il via libera al Ddl “Sicurezza” che prevede le “body-cam” sulle divise degli agenti di polizia, finalizzate proteggere gli addetti della sicurezza e filmare le azioni a cui sono chiamati, in modo completo, onde evitare distorsioni politiche in merito al loro operato, come fornito dai manifestanti per denigrare il loro intervento!
Il centrodestra si è mosso in un’ottica di tutela delle forze dell’ordine, comprendendo nel Ddl anche la tutela legale a donne e uomini delle forze di polizia a ordinamento civile e militare e al corpo nazionale dei vigili del fuoco, in caso di denuncia o indagine per fatti inerenti al servizio.
Ovviamente la sinistra e modo particolare Alleanza Verdi hanno motivato il loro “dissenso” su tale Ddl.
Il partito ha presentato una proposta di legge tramite Filiberto Zaratti, Segretario alla Camera dei Deputati e sottoscritta da Nicola Fratoianni e dalla moglie, Elisabetta Piccolotti, entrambi attualmente “eurodeputati” e da Angelo Bonelli – che richiede in primis la presenza di un codice alfa-numerico sul casco di protezione indossato dalle forze dell’ordine finalizzato all’identificazione dell’Agente che lo indossa. (una misura che ricorre a seguito delle violenze del G8 di Genova rilanciata dal Pd nel 2019). Tale richiesta impositiva, secondo il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi mostra una visione di ideologica sfiducia nei confronti delle forze dell’ordine».
Ma Filiberto Zaratti va oltre e, al fine di tutelare i “manifestanti”, chiede , ma in fondo “pretende”, che venga limitata la discrezionalità nell’uso della perquisizione e impedito che durante gli scontri di piazza si accumulino nelle caserme un numero eccessivo di fermati, negando così il rispetto delle garanzie personali. Chiede inoltre che nei casi di arresto o fermo dei manifestanti, quelli che si rifiutano di obbedire all’ordine di discioglimento da parte dell’Ufficiale di polizia giudiziaria, dopo aver provveduto all’identificazione, vengano immediatamente rilasciati. Ma ancora non basta! Sempre per tutelare i manifestanti e quei “bambini e bravi ragazzi manganellati ingiustamente, nella loro proposta di legge si evidenzia: “E’ fatto divieto al personale in servizio di ordine pubblico di portare con sé strumenti, armi, indumenti e mezzo di protezione non previsti o autorizzati dal personale di servizio, oppure equipaggiamento d’ordinanza modificato“. (fanno riferimento a giubbotti antitaglio, parastinchi, protezioni aggiuntive che gli agenti usano durante i servizi anche se previsti dal regolamento. Strumenti di difesa che con questa “proposta di legge” non potranno più essere utilizzati nella speranza di svolgere il proprio lavoro con qualche sicurezza in più!
Ora, questi signori che predicano bene, dalle loro ricche poltrone del “potere” , nell’appagarsi della loro posizione di privilegio perché non evidenziano anche le condizioni in cui devono presentarsi i manifestanti? E’ cosi difficile per la sinistra che si vanta di grande cultura e “intellighenzia” dare queste indicazioni? o fa molto comodo non darle?
Ognuno, nel concetto della libertà di pensiero, di parola e di stampa, (articolo 21 della Costituzione), tragga le sue conclusioni!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica