La situazione nell’Artico è allarmante: la calotta di ghiaccio infatti non è mai stata così ridotta in inverno.

Questo è già il secondo anno di seguito in cui si registra un record negativo relativo all’estensione del blocco di ghiaccio. Tale tendenza è in atto dal 1979.

Il National Snow and Ice Data Center dell’università di Boulder in Colorado (Nsidc) ha pubblicato i dati che dimostrano come in marzo i ghiacci del Polo Nord abbiano raggiunto un’estensione di appena 14,52 milioni di chilometri quadrati: ben 1,6 milioni in meno rispetto a 35 anni fa, ossia un’estensione di oltre cinque volte quella dell’Italia.

Ogni anno la calotta di ghiaccio che ricopre l’oceano Artico si riduce nel periodo estivo per poi estendersi nuovamente nella stagione invernale, toccando generalmente il suo massimo attorno al mese di marzo. Da quando nel 1979 sono iniziate le misurazioni satellitari, l’estensione della calotta Artica non era mai stata così ridotta, abbattendo anche il record negativo dello scorso anno con 20.000 chilometri quadrati di ghiaccio in meno.

“Non ho mai visto nella regione Artica un inverno così pazzo e caldo. Il caldo era implacabile”, ha detto Mark Serreze, direttore del Nsidc. Il dato negativo rispecchia il caldo record che aveva colpito la regione nei mesi precedenti, con temperature tra i 2 e i 6 gradi sopra la media in tutte le regioni.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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