Sono trascorsi trentacinque anni dal 13 giugno del 1981 quando a Vermicino, vicino a Roma, moriva Alfredino Rampi, 6 anni, caduto in un pozzo artesiano. Era il 10 giugno quando il papà del piccolo chiamava allarmato la polizia perché il figlio non era tornato a casa.

Il bambino era rimasto incastrato nel pozzo. Per tentare di salvarlo venne tentato di tutto, compreso lo scavo di un pozzo parallelo nel quale si calarono un volontario, Angelo Licheri, e uno speleologo, Donato Caruso. Entrambi riuscirono a raggiungere il piccolo ma fallirono i tentativi di imbragarlo, fino a quando, dopo 60 ore di agonia, il piccolo Alfredo morì.

In quei tre giorni, l’Italia intera seguì con il fiato sospeso la sorte del bambino, una tragedia che scosse il Paese e che ancora oggi fa venire i brividi alla schiena. Alfredino è sempre nei cuori di tutti noi.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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