La bufera che ha travolto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, non si placa e dal Movimento 5 Stelle alla Lega, sono in molti a domandarne le dimissioni. Tutto ha avuto origine quando sono venute a galla alcune intercettazioni in cui si fa il nome di Alfano, nell’ambito dell’inchiesta “Labirinto”: “Pizza – scrivono le fiamme gialle – sostiene di aver facilitato, grazie ad i suoi rapporti con l’ex amministratore Massimo Sarmi, l’assunzione del fratello del ministro in una società del Gruppo Poste”.

Ma il ministro dell’Interno smentisce tutto e dichiara che non ci sarà un caso “Lupi due”: lui non si dimetterà. Parlando con alcuni deputati di Ap, al termine del question time alla Camera, Alfano ha detto chiaro e tondo che l’ipotesi di lasciare il Viminale sull’onda delle polemiche suscitate dall’inchiesta della Procura di Roma, non viene neanche presa in considerazione.

Tuttavia, in molti chiedono al politico di fare un passo indietro; Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha rivolto al ministro dell’Interno un appello: “Dalla lettura dei quotidiani di oggi – ha detto la Meloni – capiamo anche che, obiettivamente, la difesa degli interessi del popolo italiano non era tra le sue priorità: probabilmente la cosa più seria che può fare a questo punto è rassegnare le sue dimissioni”.

Dello stesso avviso sono i capigruppo M5S di Camera e Senato, Laura Castelli e Stefano Lucidi: “Chiediamo le immediate dimissioni del ministro degli Interni, se vuole per chiederle siamo pronti ad inviare una raccomandata senza ricevuta di ritorno tramite Poste SpA”.

Infine, anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini domanda quanto segue: “Ministro Alfano, faccia una cosa giusta: dimissioni. Non per l’assunzione del fratello alle Poste o per quello che avrebbe fatto il padre, ma per la sua totale incapacità di difendere i confini e la nostra sicurezza, i cittadini italiani e le stesse Forze dell’Ordine”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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