ALESSANDRO ZAN POLITICO PD

Il PD ormai nel baratro, non avendo argomenti e proposte serie da mettere sul tavolo di un GOVERNO VINCENTEricalca vecchie strade alla ricerca spasmodica di un minimo di visibilità per far credere ai suoi “elettori” che è vivo, presente e attuale.

Non a caso, Alessandro Zan, responsabile diritti dem, ripropone “la maternità surrogata”, per trovare un consenso globale nel PD, cecando di “venderla” quale “fatto di crescita sociale” e non quale reato universale, come affermato dal Governo Meloni.

La sua dichiarazione è molto aspra: “Assolutamente sì, compatti e convinti che la proposta di Fratelli d’Italia violi il diritto internazionale e sia un’altra arma di distrazione di massa per non parlare dei problemi concreti sul tavolo. Questo provvedimento, su cui la destra accelera, è del tutto incostituzionale. Mentre il problema urgente da affrontare, come chiesto dalla Consulta e dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea oltre che dagli appelli dei sindaci, è il riconoscimento all’anagrafe di migliaia di bambini, figli di coppie omogenitoriali, che oggi sono discriminati. Sono come quelli che un tempo erano definiti – i figli della colpa – perché nati fuori dal matrimonio”.

La risposta dal Governo è immediata:Sul riconoscimento all’anagrafe dei bimbi di famiglie arcobaleno niente da fare!”

 La replica di ZAN non è statacerto tardiva:“È la prova tangibile che a Meloni, Salvini e Piantedosi non importa dei bambini che continuano a essere discriminati perché figli di coppie omogenitoriali.” e aggiunge in merito alla maternità surrogata:  “La gestazione per altri è già vietata nel nostro ordinamento dalla legge 40 del 2004. È come se introducessimo un reato che è già reato in Italia. Nessuno, né tantomeno il Pd, vuole scrivere una norma sulla gravidanza per altri. Le nostre proposte in fatto di diritti civili sono altre. Io l’ho detto più volte: sono a favore della gestazione per altri solidale, etica e altruistica, dove è la donna che decide nella sua piena autodeterminazione, senza costrizioni e alcuno sfruttamento economico. Questa è la mia opinione. Solo suggerisco di non affrontare con la clava ideologica la questione, perché ci sono storie di famiglie felici che hanno fatto ricorso alla Gpa, alla quale, ricordo, si rivolgono per più del 90% coppie etero. La maggioranza di governo usa questo argomento con il solo obiettivo di criminalizzare le famiglie arcobaleno e le coppie omosessuali. Non cadiamo nel TRANELLO della destra. La proposta presentata da Fratelli D’Italia fa parte di un disegno complessivo discriminatorio, che comprende la non adesione al ricorso Ue contro le leggi omotransfobiche e persecutorie di Orban; la bocciatura al Senato del regolamento europeo per uguali diritti dei bimbi di tutte le famiglie in tutti i Paesi Ue; l’accanimento contro le ‘carriere alias’ ovvero la procedura che consente alle persone trans di decidere il nome d’elezione nei documenti, in attesa di completare il percorso. E soprattutto ci sono le circolari del ministro Piantedosi ai Prefetti per interrompere le trascrizioni all’anagrafe dei figli di famiglie arcobaleno, così da criminalizzarle e distruggerne la vita”. 

A fronte delle affermazioni sopra citate e tornando alla linea politica del PD in merito alla “maternità surrogata” nello specifico della “mercificazione del proprio corpo e/o dello sfruttamento di donne povere”, e  di una eventuale legalizzazione essendo necessario comprendere se la sua posizione fosse equivalente a quella del Segretario di Partito ELLY SCHLEIN gli è stata posta una domanda chiarificatrice, a cui ha così reagito“Ogni forma di mercificazione che fa leva su una condizione di povertà e sfruttamento è da condannare fermamente. Ma ci sono Paesi avanzati dove la Gpa è prevista, però con requisiti rigorosissimi. Infatti non c’è alcuna proposta. Noi ci battiamo per il matrimonio egualitario, le adozioni per coppie dello stesso sesso e single e il riconoscimento anagrafico dei bimbi di famiglie omogenitoriali.”

Chiamato in causa relativamente alla Gpa, date le contrarietà verificatesi nel PD sia da parte dei “cattolici” che da alcune “femministe” che certamente non vedono di buon occhio tale “nefandezza”, forse per prendersi altro tempo o meglio valutare quanto sta accadendo nel Consiglio UE, ha dichiarato; “La Gpa non è nella nostra agenda. Però all’estensione come reato universale siamo tutti contrari: ricorda quello che il fascismo voleva fare con il codice Rocco ovvero imporre il nostro codice penale al resto del mondo. Sulla Gpa discuteremo a tempo debito.”

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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