Il più grande di tutti nei grandi schermi della Francia, amato e corteggiato da tante donne, oggi Alain Delon spegne 88 candeline.

E’ stato un protagonista di classici del cinema accanto a Jean Gabin, Simone Signoret, Romy Schneider o Lino Ventura. Tra i film più gettonati di Alain Delon ricordiamo “Rocco e i suoi fratelli” (1960), “Il Gattopardo” (1963), “Frank Costello faccia d’angelo” (1967), “Il clan dei siciliani” (1969), “La prima notte di quiete” (1972).

Ha lavorato in Francia, in Europa e anche incessantemente ad Hollywood. Nel 1985 vince il César come miglior attore per “Notre histoire”, e nel 2019 ha avuto una Palma d’oro alla carriera a Cannes. Viene considerato anche uno dei più grandi sex symbol e con Belmondo, ci fu anche rivalità mediatica nella Francia degli anni sessanta.

Delon si è ritirato dalla scene da circa un lustro. In passato ha sofferto di depressione. Nel 2019 viene colto da un ictus, seguito da un’emorragia cerebrale. Tra i suoi ultimi ruoli il Giulio Cesare di “Asterix alle Olimpiadi” (2008). Nel 2019 fa una breve apparizione in “Toute ressemblance…”.

Si è tornato a parlare di lui qualche mese fa per una vicenda giudiziaria finita al centro dell’attenzione mediatica, intorno al ruolo nella sua vita di Hiromi Rollin, “dama di compagnia”, o “compagna giapponese” dell’attore, denunciata dai tre figli (Anthony, Anouchka e Alain-Fabien) della star per “molestie morali, appropriazione indebita di corrispondenza“. A sua volta la donna (ex compagna o ex badante) allontanata dalla casa dove risiedeva con Delon dal 2019, avrebbe secondo la stampa francese denunciato la famiglia dell’attore con l’accusa di violenza, calunnia e furto.

A cura di Samanta Costantini – Foto Getty Image

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