Bros - Romeo Castellucci - foto © Luca Del Pia

Torna in scena al Teatro Bonci, dopo un’assenza di 15 anni, l’opera d’arte totale di Romeo Castellucci, artista poliedrico tra i fondatori della Societas, regista, creatore di scene, luci e costumi, noto in tutto il mondo per il suo teatro fatto di immagini che toccano profondamente chi guarda, con una vera e propria esperienza trasformativa.

Coprodotto da Societas, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e altre 12 realtà internazionali, BROS ha debuttato al LAC Lugano Arte e Cultura il 9 ottobre 2021 e, dopo essere stato presentato da ERT a Bologna nel marzo 2022, è ora atteso a Cesena venerdì 11 e sabato 12 novembre alle ore 21.00. Lo spettacolo è una riflessione sul nostro rapporto con la Legge, un esame profondo delle responsabilità individuali e collettive, della dimensione gregaria. E una inquietante allegoria sulla violenza e le degenerazioni del potere.

Un gruppo di 23 interpreti definiti “uomini dalla strada” è stato scritturato (attraverso una call che ha selezionato, per la maggior parte, persone dal territorio), per andare in scena senza avere imparato la parte, dopo aver sottoscritto un patto formale redatto dal regista, a cui promette di attenersi fedelmente, rimanendo comunque all’oscuro di ciò che accadrà durante la rappresentazione. Solo pochi minuti prima dell’inizio, a ciascuno viene consegnata una divisa da poliziotto e un auricolare senza fili, attraverso il quale riceve individualmente degli ordini.
All’apertura del sipario gli “attori” eseguono scrupolosamente i comandi senza avere il tempo di formulare una scelta e prendere una posizione, dominati da una dittatura invisibile.
La volontà cosciente si ferma e inizia l’esperienza di alienazione, mentre si compiono azioni che non si comprendono e per le quali non si è preparati.
La frenesia delle azioni non lascia spazio a nessun ripensamento e annulla la capacità critica.

Ma chi sono i poliziotti? Ci accorgiamo che, pur nel loro essere individui, sono somiglianti, sono “fratelli”. Sembra la moltiplicazione allucinata di una stessa persona che, nel medesimo tempo, condensa centinaia di azioni differite saturando lo spazio.
Gli agenti hanno il compito di far rispettare la legge ma qui la legge si trasforma presto in una farsa: una comicità data anche dai costumi degli attori, che si ispirano alla classica uniforme da poliziotto del cinema muto americano. Le potenzialità comiche – che inevitabilmente si scatenano – curvano verso una dimensione oscura e perturbante.

«Alle presenze di questi “attori” è chiesto di incarnare una qualità scenica che vive nell’istantaneità del compimento dell’azione, che taglia fuori ogni psicologia meditata per far spazio alla verità dell’esperienza, perché ciò che conta, qui, è l’immediata incorporazione della risposta e non l’improvvisazione smaliziata di chi conosce il mestiere» scrive il regista.
«L’attore è spettatore egli stesso di quanto viene facendo.
Il nodo tra attore e spettatore si stringe sino a soffocare ogni distinzione. La recita coincide con la vita che accade realmente. La parte non è più da preparare, ma da verificare.
Nessuna improvvisazione, bensì il baratro di un presente assoluto».

La vertigine del presente
Sabato 12 novembre alle 18.00 è in programma l’incontro La vertigine del presente: muovendo dai temi dello spettacolo, la filosofa Silvia Vizzardelli (docente di Estetica e Filosofia della musica nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria) dialogherà con Romeo Castellucci per indagare la specificità di una regia costruita attraverso azioni sceniche definite da una sequenza pianificata di ordini telecomandati: ordini silenti che guidano un gruppo di “esecutori” ignari delle ragioni del proprio comportamento, attori “capitati” su un palcoscenico. E per interrogarsi sulla natura della visione, sulla violenza e la sua rappresentazione.
Coordina Piersandra Di Matteo.
L’ingresso è libero.

Romeo Castellucci
Regista, creatore di scene, luci e costumi, è conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera. Le sue messe in scena sono regolarmente invitate e prodotte dai più prestigiosi teatri internazionali, festival e teatri d’opera, in oltre sessanta paesi che coprono tutti i continenti.
Fra i fondatori della Societas, è stato direttore della sezione Teatro alla Biennale di Venezia, “Artiste Associé” al Festival di Avignon ed è attualmente “Grand Invitée” alla Triennale di Milano. Il Festival d’Automne di Parigi ha presentato per due anni consecutivi una antologica del suo lavoro.
Insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica Francese e della Laurea honoris causa dell’Ateneo di Bologna, è membro dell’Accadémie Royale de Belgique e ha ricevuto, tra gli altri riconoscimenti internazionali, il Leone d’oro alla Biennale di Venezia e due Golden Mask per la lirica.

Bros
concezione e regia Romeo Castellucci
musiche Scott Gibbons
con Valer Dellakeza
e con gli agenti Luca Nava, Sergio Scarlatella
e con uomini dalla strada
Luca Arcangeli, Mattia Bartoletti Stella, Andrea Bartolini, Marco Bertani, Alberto Biondi, Francesco Brandolini, Giovanni Casadei, Pier Giulio Comandini, Terzo Lucchi, Nicolò Mingolini, Riccardo Neri, Michele Petrosino, Riccardo Pieri, Giovanni Pietracaprina, Simone Poccia, Denis Presepi, Daniel Rived Magem, Antonio Salerno, Ettore Sangiorgi, Luca Sanviti, Alberto Scozzesi, Leonardo Venturi, Mattia Zavarise, Antonio Zoffoli
e con Oreste Monti
collaborazione alla drammaturgia Piersandra Di Matteo
assistenti alla regia Silvano Voltolina, Filippo Ferraresi
scrittura degli stendardi Claudia Castellucci
produzione Societas
in co-produzione con Kunsten Festival des Arts Brussels, Printemps des Comédiens Montpellier 2021, LAC Lugano Arte Cultura, Maillon Théâtre de Strasbourg – Scène Européenne; Temporada Alta 2021, Manège-Maubeuge Scène Nationale, Le Phénix Scène Nationale Pôle européen de création Valenciennes, MC93 Maison de la Culture de Seine-Saint-Denis, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Ruhrfestspiele Recklinghausen, Holland Festival Amsterdam, Triennale Milano Teatro, National Taichung Theater, Taiwan
foto di scena Jean Michel Blasco.

A cura di Emanuela Dallagiovanna – Foto Luca Del Pia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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