“Siamo ancora in fase 1 non c’è dubbio. Segnali positivi ci sono, ma il numero dei morti è ancora elevato perché è da attribuire a contagi precedenti. I numeri diminuiscono lentamente perché si riferiscono ai contagi”. Così, Giovanni Rezza dell’Iss, ha descritto la situazione nel nostro Paese a proposito dell’emergenza legata a Covid-19, ma una notizia incoraggiante c’è. Arriva dall’Aifa che ha autorizzato l’avvio di uno studio italiano volto a verificare l’efficacia e la sicurezza dell’eparina a basso peso molecolare contro il coronavirus.

La sperimentazione, che prevede la somministrazione a scopo terapeutico di un dosaggio medio-alto del farmaco, sarà coordinata da Pierluigi Viale, Ordinario di Malattie Infettive dell’Università di Bologna e Direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Come ribadisce l’Aifa in una scheda dedicata alla somministrazione di eparine a basso peso molecolare (EBPM) nei pazienti adulti affetti da Covid-19, le uniche evidenze scientifiche raccolte finora non sufficienti per attestare l’effettiva efficacia dei trattamento a base di eparina contro il nuovo virus, provengono da un’analisi retrospettiva condotta in Cina.

A cura di Dina Lombardini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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