Nuove richieste di misura cautelare per cinque indagati dell’inchiesta “Angeli e Demoni”, lo scandalo sul presunto giro illecito di minori scoppiato nel giugno scorso in val d’Enza, nella provincia di Reggio Emilia. Come anticipato dalla Gazzetta di Reggio, il sostituto procuratore Valentina Salvi, titolare del fascicolo, ha presentato ricorso rispetto al rigetto del giudice di applicare gli arresti domiciliari sulla specifica vicenda degli incarichi di difesa dei minori in affido ai servizi sociali dell’Unione dei Comuni in questione.

Destinatari delle richieste avanzate dalla Procura sono l’avvocato reggiano Marco Scarpati, la dirigente dei servizi sociali ritenuta dagli inquirenti una figura chiave dell’inchiesta Federica Anghinolfi, il sindaco (sospeso dalla carica dalla prefettura e autosospesosi dal Pd) del Comune di Bibbiano, Andrea Carletti, la responsabile dei servizi sociali Nadia Campani e l’istruttore direttivo amministrativo dei servizi sociali Barbara Canei. Per tutti questi – accusati di abuso d’ufficio in concorso nel merito di questa precisa questione – il pm aveva chiesto già a giugno le misure, ma il gip Luca Ramponi aveva detto no all’istanza. Impugnata però dal magistrato che ora attende la decisione del Riesame di Bologna prevista nei prossimi giorni.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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