L’Italia continua la sua dura battaglia contro il Covid-19. Nella sola giornata di oggi si è registrato in modo malinconico il record di morti. Una tragedia, che sole le guerre hanno saputo scrivere e che non si fermerà qui visto che gli esperti hanno spostato il picco dei focolai e dei morti. Per questo, il governo, forse in modo tardivo, non può più permettere ai menefreghisti, analfabeti, incoscienti di non rispettare la legge e di uscire di casa. Dalle 21 non si può più fare corse all’aperto, cene in appartamenti, etc. Questa ordinanza sarà valida fino al 25 marzo, ma non si esclude un allungamento della restrizione, se i contagi non diminuiranno sensibilmente.
Rimane solo consentito svolgere attività motoria in modo individuale in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.
Arriva anche il divieto di spostarsi nelle seconde case durante i weekend. Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni.
Tra gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande rimangono aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale sempre di almeno un metro. Sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi fuori dei locali.
È vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Marco Iorio
