E’ un giorno molto triste per tutti coloro che hanno amato Vittorio Sermonti e la sua lettura di tutti i cento canti della Divina Commedia, realizzata tra il 1987 e il 1992 per la Rai.

Il grande scrittore, saggista, traduttore, regista di radio e tv, giornalista, docente di Italiano e Latino al liceo Tasso di Roma e di tecnica del verso teatrale all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, si è spento nell’ospedale romano “Sandro Pertini”. Aveva 87 anni. Sposato due volte, ha avuto tre figli.

Nato a Roma nel 1929, aveva pubblicato da giovanissimo tre romanzi per poi prendersi una pausa dalla narrativa fino al 1989, quando aveva ricominciato a scrivere. Dopo un’altra pausa lunga 27 anni, era arrivata la sua ultima opera, un’autobiografia, “Se avessero”, inserita nella cinquina dell’ultima edizione del premio Strega.

Nella sua lunga carriera, ha firmato centoventi regie per la radio, lavorando con i più grandi attori del tempo, da Renzo Ricci a Vittorio Gassman, da Paolo Poli a Carmelo Bene, fino a Valeria Moriconi.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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