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La scrittrice britannica Ruth Rendell, conosciuta come la “regina del crimine”, titolo che per lungo tempo ha condiviso con la defunta amica P.D. James, è morta a Londra all’età di 85 anni. Era in coma dalla metà del gennaio scorso, quando fu vittima di un colpo apoplettico. L’annuncio della scomparsa è stato dato dal suo editore Hutchinson – Penguin Random House. Ruth Rendell ha introdotto il genere del giallo psicologico, in stile ‘Criminal Minds’.

Nata a Londra il 17 febbraio 1930 da madre svedese e padre inglese.

Nel 1964 era stato pubblicato il suo primo romanzo, “Lettere mortali”, con il quale introdusse quello che sarebbe diventato il protagonista di suoi numerosi libri: l’ispettore Wexford. Con “Paura di uccidere”, pubblicato nel 1976 e con cui conquistò il ‘Gold Dagger Award’, il premio letterario assegnato ogni anno dalla ‘Crime writers association’.

Il suo ultimo libro, pubblicato lo scorso anno, era stato “The Girl Next Door”. Con lo pseudonimo di Barbara Vine, scrisse una serie di romanzi che approfondivano temi come le incomprensioni familiari e delle sofferenze dei malati cronici. Tra i suoi maggiori successi ci sono però i romanzi portati sul grande schermo come “La morte non sa leggere” (1977) da cui fu tratto nel 1995 “Il buio nella mente” e “Carne viva” del 1986 che ispirò “Carbe Tremula” di Almodovar nel 1997. Nel 1997 Rendell era stata insignita del titolo di Baronessa di Babergh dalla Regina Elisabetta, dopo essere stata nominata alla Camera dei Lord dal partito laburista. “

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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