CARLO BONOMI PRESIDENTE CONFINDUSTRIA

Jean-Paul Belmondo, star sacra del cinema francese, si è spento nella sua casa di Parigi. Aveva 88 anni. L’annuncio è stato dato dal suo avvocato all’agenzia France Presse.

“Negli ultimi mesi era molto stanco, affaticato, faceva fatica con il respiro e così se ne è andato sereno”, ha raccontato il legale. Bébel, come era soprannominato in tutto il mondo, ha lavorato a un’ottantina di film, e lascia dietro di sé interpretazioni indimenticabili. E’ stato un attore straordinariamente camaleontico e dalla fisicità dirompente, tanto da essere definito “il brutto più affascinante del cinema francese“. Dotato di una innata simpatia comunicativa, è stato da sempre contrapposto ad Alain Delon, di due anni meno giovane. Hanno esordito con lo stesso maestro, Allegret, hanno flirtato entrambi con la nouvelle vague, hanno avuto successo con le donne e con gli spettatori.

Jean-Paul era nato a Neuilly sur Seine, alle porte di Parigi, aveva sangue italiano nelle vene giacché il padre era uno scultore di buona fama, Paolo Raimondo. Dopo un esordio a teatro, Belmondo si fa apprezzare come ‘jeune premier‘ in ‘Peccatori in Blue Jeans‘ di Marc Allegret (1958), ma dà anche fiducia al giovanissimo Claude Chabrol in ‘A doppia mandata‘ (1959).

Veste i panni di Michele ne ‘La ciociara‘ di Vittorio De Sica e poi di Amerigo ne ‘La viaccia’ di Mauro Bolognini (1961). Nel cinema poliziesco combatte la grande battaglia per la popolarità con Delon.

Belmondo recita con Claude Sautet in ‘Asfalto che scotta‘ (1960), ‘Quello che spara per primo’ di Jean Becker (1961), ‘Quando torna l’inverno’ di Henri Verneuil (1962), fino a ‘Lo spione’ del maestro Jean Pierre Melville, lo stesso che porterà a vette assolute Delon in ‘Frank Costello’.

Conquista i francesi ed il suo rivale che gli propone di recitare insieme, nel 1970 con ‘Borsalino‘, successo planetario e inizio di una quarta fase nella carriera di Belmondo che ha lavorato con tutti i registi più apprezzati e popolari, da Claude Lelouch a Francois Truffaut (‘La mia droga si chiama Julie’) e ha coniato una coppia di sicura simpatia con la perfetta ‘spalla’ Lino Ventura.

Sposato due volte con la ballerina Elodie che gli ha dato tre figli e l’attuale compagna Natty, incarna lo spirito francese più nazionalista e orgoglioso. Nel 1989 è Premio Cesar come miglior attore per Una vita non basta di Claude Lelouch. Nel 2001 è stato colpito da un ictus e per otto anni è scomparso da ogni apparizione pubblica. Ma con incrollabile forza di volontà si è ripreso, dando il via a una nuova fase della vita, idealmente sancita nel 2011 dalla consegna della Palma d’oro alla carriera a Cannes.

Alain Delon dice dopo aver saputo della scomparsa di Belmondo: “sono completamente annientato… completamente annientato per la morte di Jean-Paul Belmondo”.

A cura di Samanta Costantini – Foto Urban Post

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui