È morta a 97 anni l’attrice statunitense Doris Day, nota per il suo stile da ragazza della porta accanto che le valse il soprannome di “fidanzata d’America”. Con all’attivo 39 film e oltre 75 ore di programmi televisivi, oltre a più di 650 canzoni, Doris Day è stata premiata con un Golden Globe e un Grammy Award.

Tra i suoi film più celebri, L’uomo che sapeva troppo, di Alfred Hitchcock (1956), Il visone sulla pelle, di Delbert Mann (1962) e Il tunnel dell’amore di Gene Kelly (1958). Doris Mary Anne Kappelhoff, l’inimitabile Doris Day di ”Que sera sera”, era figlia di un musicista e di un’appassionata d’arte, entrambi profughi dalla Germania del primo dopoguerra. Arriva al successo dopo un’infanzia travagliata: prima la morte del fratello maggiore, poi la separazione dei genitori per le ripetute infedeltà del padre, infine un drammatico incidente d’auto che le preclude il sogno di diventare ballerina classica.

Durante la convalescenza, la ragazza sceglie di seguire la passione del padre, il canto, e ben presto si fa strada alla radio e poi in tournee con l’orchestra di Barney Rapp. Allo scoppiare del secondo conflitto mondiale è già una star e un’icona popolare. Negli ultimi mesi della guerra, dopo una lunga serie di concerti con Les Brown, interpreta Sentimental Journey e il motivo diventa una sorta di inno per tutti i soldati americani che sognano il ritorno a casa.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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