Il Cesena s’illumina d’immenso contro l’Alessandria e nello stesso tampo sotto il Monte Garampo al calar del timido sole si accende anche l’albero bianconero con i tifosi in festa.

A decidere la partita un ex di turno dal peccato di gola come Prestia e i due bomber Ferrante, Corazza che hanno raggiunto la loro miglior forma non solo sotto l’attitudine di vedere sempre più spesso la porta avversaria, ma anche nel ripiegamento e nell’aiuto corale ai compagni.

I bianconeri chiudono un girone di andata buono, e se valutiamo il fatto che se non ci fossero stati due scivoloni sul ghiaccio Carrarese e Lucchese, oggi si sarebbe potuto scrivere: “un primo giro da record grazie a Toscano”.

A fare meglio del cavalluccio, a resistere alle intemperie, c’è solo la Reggiana che non ne sbaglia una in questo ultimo periodo e che si conferma come la sovrana d’inverno con il Gubbio che comunque non molla e mostra i denti del lupo umbro.

Prima di festeggiare in famiglia il Natale, il Cesena sarà ospitato in Toscana dalla bestia, quella Carrarese che alla prima giornata di campionato diede un forte dispiacere all’esordio casalingo dei romagnoli nonostante un primo tempo di grande supremazia da parte di Bianchi e compagni.

Sarà la prima giornata di ritorno nella terra dove nasce il Chianti, poi dopo l’Epifania l’8 gennaio il derbissimo con il Rimini. E, da quella partita tanto attesa, si inizierà a capire chi ha veramente la forza, la volontà per saltare tutti gli ostacoli e salire in Paradiso.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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