Denudate, costrette a stare accovacciate, umiliate, intimidite. Soldatesse ucraine catturate dai russi sono state sottoposte ad abusi e torture, secondo quanto denuncia la commissaria ai Diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova. La denuncia della commissaria parte dal suo account Telegram, ma in breve è stata ripresa anche dalla Cnn.

Si tratta della testimonianza di 15 militari donne che fanno parte di un gruppo di 86 soldati ucraini rilasciati dai russi venerdì scorso. Hanno raccontato – secondo quanto denuncia Denisova – di essere state portate in Bielorussia al centro di detenzione di Bryansk, dove sarebbero state denudate alla presenza di uomini, costrette a stare accovacciate. Venivano tagliati loro i capelli e le si interrogava, scrive Denosova, nel tentativo di spezzarne il morale.

Alcune venivano poi obbligate a prendere parte a video di propaganda russa. La commissaria ucraina parla di violazione dell’articolo 13 della Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra, che sancisce che questi ultimi devono essere “sempre trattati con umanitĂ ” e chiede che indaghi su questi episodi la Commissione Onu sulle violazioni dei Diritti umani nell’invasione russa dell’Ucraina e la missione dell’Osce.

In precedenza Denisova aveva denunciato maltrattamenti a prigionieri di guerra ucraini da parte dei russi, che li avrebbero percossi, privati del cibo, intimiditi ed esposti al gelo.

A cura di Stefano Severini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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