L’immagine che vedete qui, è quella di un paradiso, un luogo da sogno posto tra le montagne della catena del Gran Sasso, nel cuore dell’Abruzzo: ma ciò che si sono trovati davanti i soccorritori questa mattina era molto più vicino all’anticamera dell’inferno.

L’albergo infatti è stato travolto ieri da una valanga e gli uomini del soccorso alpino hanno raccontato che la slavina si sarebbe staccata dalla montagna a causa delle forti scosse di terremoto.

E mentre si lotta disperatamente contro il tempo, i soccorritori hanno trovato purtroppo la prima vittima dell’albergo Rigopiano: un uomo estratto dalle macerie e dalla neve poco fa. Si continua a scavare senza sosta “ma – raccontano gli uomini del soccorso alpino – è difficilissimo”.

Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci per raggiungere l’Hotel Rigopiano, ha dichiarato che “ci sono tanti morti”.

Ancora una volta la violenza inarrestabile della natura ha piegato un’intera regione. Ci sono volute ore per raggiungere il personale dell’albergo e i clienti che sarebbero praticamente da 24 ore sotto la neve e le macerie. “La valanga è immensa”, confermano i soccorritori.

Dentro l’albergo risultano 30 dispersi. “Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde”.

Difficile immaginare lo scenario che si sono trovati davanti questi uomini; difficile immaginare un paradiso che si trasforma in un luogo da apocalisse.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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