E cresce la “disobbedienza civile” tra le grandi aziende che hanno deciso di coprire le spese delle dipendenti che dovranno spostarsi per poter abortire. E sono i grandi brand a muoversi e fare da motore a questo tipo di contestazione: Starbucks, Tesla, Yelp, Airbnb, Netflix, Patagonia, DoorDash, JPMorgan Chase, Levi Strauss & Co., PayPal e Reddit e poi Disney, Meta (Facebook), Dick’s Sporting Goods e Condé Nast.
Iniziano a chiudere le cliniche dove si poteva abortire ma la “Jackson Women’s Health Organization”, unica clinica abortista nello stato del Mississippi, resterà aperta e per i prossimi dieci giorni continuerà a permettere alle donne di interrompere la gravidanza. Lo ha annunciato la sua proprietaria, Diane Derzis, nel corso di una conferenza stampa. ”Stiamo continuando a fornire servizi e le donne come me, e ce ne sono molte in tutto il paese, faranno la stessa cosa. Non ci arrendiamo”, ha affermato Derzis.
Secondo le leggi del Mississippi, il divieto di aborto a seguito dalla decisione della Corte Suprema entrerà in vigore 10 giorni dopo che il procuratore generale del Mississippi Lynn Fitch avrà controfirmato la decisione. ”Saremo aperti per i prossimi 10 giorni e vedremo i pazienti per i prossimi 10 giorni”, ha aggiunto la Derzis, definendo ”terrorismo” le proteste degli attivisti anti-aborto che si sono radunati vicino alla clinica. ”Vi dirò che qualsiasi paziente che ci contatterà, la visiteremo. Ci assicureremo di vederle durante questi 10 giorni. Una donna non dovrebbe lasciare lo stato per ottenere cure mediche”.
La Cnn riferisce che gli attivisti anti-aborto hanno iniziato a presentarsi alla clinica e la polizia è intervenuta per sedare la protesta. Una volta che la clinica del Mississippi sarà costretta a chiudere i battenti, Derzis ha detto che continuerà ad aiutare le donne a trovare i servizi di cui hanno bisogno. In programma anche l’apertura di una nuova clinica a Las Cruces, nel Nuovo Messico, dove continueranno a fornire servizi.
A cura di Televideo – Foto Ansa