A woman speaks in a megaphone before abortion rights activists gathered at the Federal Courthouse Plaza after the overturning of Roe Vs. Wade by the US Supreme Court, in Austin, Texas, on June 24, 2022. - The US Supreme Court on Friday struck down the right to abortion in a seismic ruling that shredded five decades of constitutional protections and prompted several right-leaning states to impose immediate bans on the procedure. (Photo by SUZANNE CORDEIRO / AFP)
Manifestazioni in tutta l’America e reazioni in tutto il mondo. Da Washington a New York, da Los Angeles a Phoenix, marce di proteste e di tensioni. La decisione della Corte Suprema che ha revocato il diritto all’aborto, in vigore da quasi cinquant’anni, ha portato in piazza fin da ieri sera decine di migliaia di persone in molte città degli Stati Uniti. A New York sono almeno venti le persone arrestate dopo la marcia di protesta organizzata ieri lungo le strade della città. Tensioni ci sono state vicino a Bryant Park, nel cuore di Manhattan. A Los Angeles i manifestanti pro-aborto hanno marciato lungo la 110 Freeway, una delle strade più importanti, bloccando il traffico.
Nella capitale Washington centinaia di persone di entrambi gli schieramenti, pro e contro l’aborto, si erano radunate già dal mattino davanti alla Corte Suprema. Un attivista in favore dell’aborto, Guido Reichstadter, si è arrampicato sul Frederick Douglass Memorial Bridge, e ha postato video e foto sui social dalla sommita’ del ponte, dopo aver disteso un grande striscione verde. “

E cresce la “disobbedienza civile” tra le grandi aziende che hanno deciso di coprire le spese delle dipendenti che dovranno spostarsi per poter abortire. E sono i grandi brand a muoversi e fare da motore a questo tipo di contestazione: Starbucks, Tesla, Yelp, Airbnb, Netflix, Patagonia, DoorDash, JPMorgan Chase, Levi Strauss & Co., PayPal e Reddit e poi  Disney, Meta (Facebook), Dick’s Sporting Goods e Condé Nast.

Iniziano a chiudere le cliniche dove si poteva abortire ma la “Jackson Women’s Health  Organization”, unica clinica abortista nello stato del Mississippi,  resterà aperta e per i prossimi dieci giorni continuerà a permettere  alle donne di interrompere la gravidanza. Lo ha annunciato la sua  proprietaria, Diane Derzis, nel corso di una conferenza stampa.  ”Stiamo continuando a fornire servizi e le donne come me, e ce ne  sono molte in tutto il paese, faranno la stessa cosa. Non ci  arrendiamo”, ha affermato Derzis.

Secondo le leggi del Mississippi, il divieto di aborto a seguito dalla decisione della Corte Suprema entrerà in vigore 10 giorni dopo che il procuratore generale del Mississippi Lynn Fitch avrà controfirmato la  decisione. ”Saremo aperti per i prossimi 10 giorni e vedremo i  pazienti per i prossimi 10 giorni”, ha aggiunto la Derzis, definendo  ”terrorismo” le proteste degli attivisti anti-aborto che si sono  radunati vicino alla clinica. ”Vi dirò che qualsiasi paziente che ci  contatterà, la visiteremo. Ci assicureremo di vederle durante questi  10 giorni. Una donna non dovrebbe lasciare lo  stato per ottenere cure mediche”.

La Cnn riferisce che gli attivisti anti-aborto hanno iniziato a presentarsi alla clinica e la polizia è intervenuta  per sedare la protesta. Una volta che la clinica del Mississippi sarà  costretta a chiudere i battenti, Derzis ha detto che continuerà ad aiutare le donne a trovare i servizi di cui hanno  bisogno. In programma anche l’apertura di una nuova clinica a Las  Cruces, nel Nuovo Messico, dove continueranno a fornire servizi.

A cura di Televideo – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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