Prosegue il difficile momento di Marc Marquez, vittima di una spettacolare caduta in Indonesia, nel warm up della domenica mattina.
Un volo impressione quello del campione spagnolo, il terzo del weekend, rialzatosi visibilmente scosso ed immediato accompagnato alle necessarie verifiche mediche.
Le quali non hanno fortunatamente rilevato gravi conseguenze, pur se la botta alla testa è stata davvero importante, così come quella al braccio destro, martoriato ulteriormente, se mai ce ne fosse stato bisogno.

A seguire il medico del circuito ha ulteriormente visitato il pilota, decidendo di negargli la partecipazione al GP, una prudenza che, come rilevato da molti, sarebbe stata necessaria due stagioni fa, quando il calvario di Marc è iniziato, per troppa leggerezza, sua, di chi gli sta accanto e di certe decisioni poteva e doveva imporle.
Sembra quasi che quella fortuna che tante volte ha aiutato Marquez si sia “stufata” di doverlo supportare; il pilota sì è salvato in occasioni dove il limite era stato ampiamente superato, mentre negli ultimi tempi non è più così.

I piloti sono soggetti fuori dal comune, spesso oltre il buonsenso, ma non è concesso neppure a loro di spingersi troppo e per troppo tempo oltre una certa soglia.
Marquez sta pagando pesantemente una brutta situazione, che però poteva essere superata con un minimo di prudenza, di lucidità e raziocinio, usando il cervello al posto della voglia di essere più forte di tutti, cosa possibile, e di tutto, impossibile anche per lui.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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