La mascherina non è certo il modo migliore per potersi cimentare in un’intervista, da qualunque delle due pari siate; la mascherina però nulla toglie ai contenuti dell’intervista medesima, a ciò che l’interlocutore ha da dire, e nell’incontro con Mario SCARZELLA, presidente della FITARCO, non è bastato un ostacolo minimo per impedire venisse fuori qualcosa di interessante, coinvolgente anche per chi abbina arco e frecce a Robin Hood.

Ho avuto così modo di conoscere una persona che non si è nascosta dietro alle solite melense dichiarazioni, ma ha esposto con franchezza il proprio pensiero relativamente non solo alla propria disciplina, ma all’intero mondo dello sport, al CONI, ad obiettivi, ambizioni, speranze, sacrifici, di un movimento che tante medaglie e tanta gloria ha regalato all’Italia sportiva.

Sarà che sono fortunato, ma dopo Renato Villalta, Mario Scarzella mi ha fatto vivere la passione e la competenza di un uomo di sport, in fondo quello che per un giornalista dovrebbe sempre essere l’obiettivo primario, da trasferire poi, nel miglior modo possibile ai propri lettori.

Di seguito inserisco le note relative al Presidente, dal sito della FITARCO, ringraziando Mario SCARZELLA e l’addetto stampa della Federazione, Guido LO GIUDICE, per la disponibilità e la cortesia riservateci.

Vi presento Mario Scarzella Presidente Federale
Mario Scarzella, ottavo Presidente della FITARCO, e’ nato a Rocca d’Arazzo (AT) il 24 maggio 1946, e abita a Torino. E’ stato dirigente e imprenditore nel settore edile, e attualmente e’ in pensione.

Sposato con Enrica Carmen Garetto, allenatrice FITARCO, che si dedica principalmente al settore giovanile. Ha due figli, Ardingo e Fiammetta, entrambi arcieri.

Ha praticato lo sport dell’atletica leggera, il calcio ed e’ stato per 5 anni atleta di serie B e per 10 anni atleta di serie A di palla tamburello.

Come dirigente sportivo, nel suo curriculum arcieristico, figurano la presidenza del Comitato Regionale Piemonte dal 1992 al 1996; la presidenza della Societa’ Arcieri Iuvenilia, che ha fondato nel 1997; la vicepresidenza federale a fianco di Gino Mattielli dal 1997 al 1999; la vicepresidenza vicaria nel Consiglio Federale guidato da Dario Carbone nel biennio 1999-2000.
Dal 2001 passa alla guida della Federazione: viene eletto Presidente della FITARCO e viene riconfermato nell’incarico all’unanimita’ per i quadrienni 2005-2008, 2009-2012, 2013-2016 e, nell’Assemblea Elettiva svoltasi il 6 novembre 2016, viene rieletto con l’88,93% dei voti per il quadriennio 2017-2020. Nell’Assemblea Elettiva che si e’ svolta il 24 gennaio 2021 e’ stato ulteriormente confermato ottenendo il 63,9% dei voti per il quadriennio 2020-2024.

E’ membro del Consiglio Nazionale del CONI dal 2001 e del Consiglio Nazionale del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) dal 2009. Dal 2010 e’ membro della Giunta CIP.
Durante il Congresso dell’Unione Europea di Tiro con l’Arco (EMAU) del 2002 e’ stato eletto membro del Consiglio.

Nel 2005 e’ stato eletto anche nel Consiglio della Federazione Internazionale di Tiro con l’Arco (FITA).

Dal 2006 e’ Presidente dell’EMAU che, nel 2012, ha cambiato denominazione in World Archery Europe. E’ stato rieletto Presidente dell’organismo europeo nei quadrienni 2010-2014, 2015-2018 e, nel Congresso di Legnica (Pol) del 26 agosto 2018, e’ stato confermato alla presidenza per il quarto quadriennio consecutivo con 41 voti su 42.

Nel 2011, in occasione del 49esimo Congresso di Torino, e’ stato eletto Vicepresidente Vicario della Federazione Internazionale che ha cambiato la sua denominazione da FITA in World Archery.

Nel 2001 ha ricevuto dal CONI la Stella d’Oro al Merito Sportivo e nel 2004 e’ stato insignito del titolo di Commendatore per meriti sportivi dal Presidente della Repubblica.

Nel corso del suo mandato l’Italia ha mantenuto un ruolo di prestigio nel panorama mondiale dell’arcieria, vincendo per la prima volta una medaglia d’oro individuale alle Olimpiadi (Marco Galiazzo ad Atene 2004). In particolare spiccano l’argento a squadre (Di Buo’, Nespoli, Galiazzo) ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, la medaglia d’oro di Gloria Filippi alla prima edizione dei Giochi Olimpici Giovanili di Singapore nel 2010 e la medaglia d’oro conquistata a Londra 2012 dal trio azzurro maschile (Nespoli, Galiazzo, Frangilli), cui si aggiungono l’oro e l’argento di Oscar De Pellegrin ed Elisabetta Mijno alle Paralimpiadi in Gran Bretagna.
Ai Giochi di Rio 2016 l’Italia ha raggiunto il quarto posto con il trio femminile (Boari, Mandia, Sartori) e il sesto posto individuale con Mauro Nespoli, per poi conquistare alle Paralimpiadi l’argento compound con Alberto Simonelli e il bronzo mixed team ricurvo con Elisabetta Mijno e Roberto Airoldi.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui