OLOGRAMMA DEL VOLTO DI DANTE ALIGHIERI RICOSTRUITO IN 3D

Le tappe della vita di Dante Alighieri sono state molteplici.

1265… Il sommo poeta nasce a Firenze nel mese di maggio nella casa di famiglia, nel quartiere di San Pier Maggiore. Il padre Alighiero Alighieri appartenente a un casato di parte guelfa, è impegnato in piccole attività finanziarie, la madre è forse Bella di Durante degli Abati. Viene battezzato con il nome di Durante che in vita comunque non userà mai. Dante ha modo di studiare il latino, lingua che in seguito approfondirà sotto la guida di Brunetto Latini, letterario e uomo politico fiorentino molto stimato.

1274… Fa il primo incontro con Beatrice, figlia di Folco Portinari – esponente di una famiglia di spicco dedita al commercio e alla finanza, che qualche anno dopo andrà in sposa a Simone De Bardi.

1277… Un atto prematrimoniale lo lega a Gemma Donati, appartenente ad un casato aristocratico. Il matrimonio avverrà tra il 1283 e il 1285. Dall’unione nasceranno tre o quattro figli: Pietro, Iacopo, Antonia, e, forse Giovanni.

1283… Il poeta fa il secondo incontro con Beatrice in una via di Firenze. Inizia a scrivere i componimenti poetici a tema sentimentale che lo faranno conoscere nell’ambiente letterario nella città di Firenze e in gran parte della Toscana.

1289… L’11 giugno partecipa alla battaglia di Campaldino, in cui i Guelfi fiorentii sconfiggono i Ghibellini di Arezzo.

1290… Morte di Beatrice. Nasce il progetto della vita nuova, opera composta da liriche e commenti in prosa in cui celebra l’amore per la donna, portata a compimento intorno al 1295.

1295… Inizia l’impegno in politica. Si iscrive all’Arte dei Medici e agli Speziali. La vita politica fiorentina in quegli anni si polarizza nel confronto tra le famiglie dei Cerchi, ostili all’influenza papale, parte cui aderisce Dante, e dei Donati filo-papali.

1300… E’ a Roma in occasione del primo Giubileo, indetto da papa Bonifacio VIII. Tra giugno e agosto, Alighieri ricopre la carica di priore, il priori erano rappresentanti delle Arti chiamati, in numero di sei, a guidare il comune per due mesi. Al potere in quel periodo è il partito dei bianchi.

1301… In ottobre torna a Roma tra gli ambasciatori mandati da Firenze presso il papa. All’inizio di novembre, mentre si trova lontano dalla sua città il partito dei neri vi prende il potere.

1302… Il 27 Gennaio il nuovo governo nero fiorentino emana la sentenza che lo condanna in contumacia a una multa, tra l’altro, per baratteria (illeciti profitti derivati da incarichi pubblici). Il 10 marzo una nuova sentenza lo condanna alla pena di morte sul rogo.

1302-03… Il partito dei bianchi fuoriusciti, presso cui Dante ricopre un ruolo direttivo, trova ospitalità ad Arezzo e Forlì. Dante alla ricerca di protezioni, frequenta anche i castelli dei conti Guidi nel Casentino.
L’8 giugno del 1302 partecipa alla riunione di Guelfi bianchi e Ghibellini che si tiene a San Godenzo, in Mugello, per organizzare azioni militari contro i neri.

1303-06… Si distacca dai compagni d’esilio della parte bianca. si stabilisce a Bologna. lavora al Convivio, trattato filosofico. Della seconda metà lo scrive in latino sulla lingua volgare De vulgari eloquentia, entrambe le opere restano però incompiute. Lascia Bologna e si trasferisce in Lunigiana presso il signore di quelle terre, Morello Malaspina. Invia a Firenze epistole in cui chiede il perdono dei suoi concittadini nella speranza di poter far ritorno a casa. Inizia proprio in Lunigiana la scrittura della COMMEDIA.

1309… A Lucca finisce di scrivere l’Inferno che sarà reso pubblico solo cinque anni dopo e inizia la scrittura del Purgatorio. L’anno seguirsi è possibile un suo soggiorno in Francia forse ad Avignone, divenuta sede dei papi. Dalla Francia ritorna a Forlì dove si riunisce ai vecchi compagni di lotta.

1316-19… Si stabilisce a Verona alla corte di Cangrande della Scala. A lui e agli scaligeri riserva un grande tributo nel Paradiso. In questi anni riesce a riunire l’intera famiglia.

1321. In agosto Guido Novello lo invia a Venezia in qualità di ambasciatore, durante il viaggio di ritorno si ammala, forse contrae la malaria attraversando il delta del Pò. Muore a Ravenna nella notte tre il 13 e il 14 settembre. Il Paradiso è concluso, ma divulgato solo a livello locale. Saranno i figlia a farlo conoscere.

… I fui nato e cresciuto sovra ‘I bel fiume d’Arno a la gran villa… Inferno

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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