Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

IL PIANTO SALE AL CIELO

Questa riflessione tocca temi profondi come la sofferenza umana, la guerra e la malvagità. L’immagine del grido e del pianto che salgono al cielo, senza trovare una risposta capace di fermare le guerre e la cattiveria, esprime un senso di impotenza e disperazione, che sale al cielo. È una realtà che, nonostante gli appelli alla pace e alla giustizia, l’umanità continua a confrontarsi con conflitti e atti di crudeltà. Questo può far emergere domande sul significato della sofferenza e sul ruolo che ognuno di noi ha nel cercare di migliorare il mondo. Forse, anche se il cielo non può annullare le guerre, ognuno di noi può contribuire, nel suo piccolo, a ridurre la sofferenza e a promuovere la gentilezza e la comprensione. È un invito a riflettere su come possiamo fare la nostra parte per rendere il mondo un posto migliore.

RITORNO DALLE VACANZE

Tornare dalle vacanze e rientrare nella routine quotidiana può essere piuttosto difficile. Passare da giornate rilassanti a un’agenda piena di impegni può sembrare opprimente e stressante. Per rendere questa transizione più facile, potrebbe essere utile concedersi del tempo per organizzarsi gradualmente, pianificare delle piccole pause durante la giornata, e magari mantenere qualche abitudine positiva acquisita in vacanza, come fare una passeggiata o dedicare del tempo a sé stessi.(Naturalmente avendone la possibilità). L’ importante è restare positivi: concentrati sugli aspetti positivi della routine e cercare di trovare piccole cose che  diano soddisfazione ogni giorno e che possono aiutarci a riprendere la routine con più leggerezza e serenità. Ingrandiamo la marcia giusta e ripartiamo.

GHIACCIAIO CHE MUORE

Il   ghiacciaio della Marmolada, il più grande delle Dolomiti , sta esalando gli ultimi respiri morendo verso il 2040. Poi deserto di roccia bianca!!!. Ma chi si sta preoccupando di queste morti che forse si potrebbero evitare.? Il ghiacciaio è un simbolo del cambiamento climatico in atto da tempo. Con il riscaldamento globale, la sua riduzione è rapida e drammatica, tanto che si prevede la sua scomparsa entro il 2040. Il ghiacciaio, una volta maestoso, si sta riducendo anno dopo anno, e presto al suo posto rimarrà solo un deserto di roccia bianca. Le cause di questo declino sono legate principalmente all’aumento delle temperature globali e alla diminuzione delle nevicate, che non riescono più a compensare lo scioglimento del ghiaccio. Questo fenomeno non riguarda solo la Marmolada ma è un problema globale che coinvolge ghiacciai in tutto il mondo. Chi si preoccupa di queste perdite? Fortunatamente, ci sono molte persone, organizzazioni ambientaliste, ricercatori e governi che stanno cercando di affrontare il problema, ma le azioni finora intraprese potrebbero non essere sufficienti per invertire la rotta. Si lavora per ridurre le emissioni di gas serra, promuovere l’uso di energie rinnovabili e sensibilizzare  le persone di agire tempestivamente. Stiamo facendo abbastanza? No ! Il tempo stringe e, mentre alcuni si impegnano a salvaguardare ciò che resta, per molti altri la consapevolezza di queste “morti” è ancora troppo debole. La lotta contro il cambiamento climatico richiede uno sforzo collettivo globale, e il destino della Marmolada è un potente promemoria della fragilità dei nostri ecosistemi naturali e della necessità urgente di proteggerli. Andremo incontro a danni umani non più contenibili.!!!

IMMOBILISMO DEL GOVERNO

Spesso si sente parlare delle inefficienze delle amministrazioni pubbliche, sia a livello statale che locale, e sembra che nonostante le lamentele di molti cittadini, le cose non cambino mai davvero. Questo senso di immobilismo  porta alla frustrazione e sfiducia nelle istituzioni. Se guardiamo alla situazione attuale, ci sono molti fattori che potrebbero rendere l’autunno particolarmente difficile, come le difficoltà economiche, l’inflazione, la gestione delle risorse pubbliche e, in alcuni casi, anche i cambiamenti climatici che possono complicare ulteriormente la situazione , per non parlare di chi non ha casa o da mangiare! Fino a che punto le persone più disagiate porteranno pazienza per le antiche e nuove ingiustizie? Si prevede un autunno caldo per avere un minimo di uguaglianza e giustizia. Naturalmente chi sta bene resta indifferente con la sua ricchezza e privilegi , spesso sottratti in modo illegale, e ingrassa la sua opulenza.

A cura di Paolo Gabellini – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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