Spettacolo ed emozioni a Imola, dove la Formula 1 torna dopo 14 anni per l’inedito Gp dell’Emilia Romagna, ma alla fine davanti ci sono sempre le Mercedes, con Hamilton che trionfa autorevolmente su Bottas. La casa tedesca conquista con largo anticipo il Mondiale costruttori (settimo di fila). Ottimo podio per la Renault di Ricciardo (terzo anche in Germania), quarto Kvyat con l’Alpha Tauri davanti alla Ferrari di Leclerc. Verstappen fermato da un testacoda mentre era al secondo posto.

Verstappen brucia Hamilton allo start e si piazza dietro Bottas. Leclerc passa Albon, nelle retrovie fa il fenomeno Giovinazzi: partito in coda, alla fine del primo giro è 14° (davanti a Vettel). Gasly, già protagonista in qualifica con la sua Alpha Tauri, tiene agevolmente la posizione a ridosso del podio fino al 9° giro, quando viene richiamato ai box dai tecnici preoccupatissimi per quanto osservavano nella telemetria: il francese è costretto al ritiro per la perdita della pressione dell’acqua. I tre davanti hanno un ritmo insostenibile per il resto del gruppo.

Leclerc fa la giocata a sorpresa al 14° giro: cambio gomme anticipato e mescola dura. Ricciardo, Albon e Kvyat reagiscono istantaneamente (‘bianche’ pure per loro) e conservano le posizioni in rapporto al ferrarista. Dal punto di vista della strategia, i dieci di testa sono partiti con le morbide a parte Bottas, Hamilton e Verstappen che sono su medie. L’olandese è il primo dei Top-3 a fermarsi (giro 19), sceglie le dure. Bottas lo segue di una tornata, dure anche per lui. Hamilton, invece, allunga lo stint a colpi di ‘tempi porpora’ fino al 31° passaggio quando sfrutta anche una virtual safety car e risbuca in pista decisamente al comando.

Dietro l’idea migliore l’ha avuta Sergio Perez, che col pitstop ritardato si piazza davanti al gruppo Ricciardo-Leclerc-Albon-Kvyat. Cambio ben oltre metà gara per Vettel, Raikkonen e Latifi, risaliti al 4°, 5° e 6° posto. Il tedesco della Ferrari è frenato al momento del cambio dal problema a un bullone e torna 14° quando avrebbe potuto essere nei primi dieci.

In testa Hamilton vola via, Verstappen mette pressione a Bottas. Al 43° giro il finlandese va lungo alla Rivazza e l’olandese si lancia subito all’attacco, strappando il secondo posto. La Red Bull va via facilmente alla Mercedes n.77, ma al 52° giro il colpo di scena: Verstappen prende un detrito e scivola in testacoda. Safety car in pista, i piloti si precipitano a montare le soft per gli ultimi giri. Mercedes a stretto contatto, Ricciardo terzo tallonato da Leclerc. Sei giri di corsa quando la safety car si fa da parte. Hamilton si difende senza problemi, Kvyat infila Leclerc per il quarto posto (il monegasco rintuzza poi a fatica gli attacchi di Perez), Ricciardo conquista il podio frutto di un’ottima gara. Vettel chiude 12°, mentre Raikkonen porta a punti (10°) l’Alfa Romeo.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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