Un tribunale rimanda la discussione, un altro lo segue a ruota, il tutto mentre la Società bianconera si vede respingere dall’Erario la terza istanza di riduzione e spalmatura dell’ingente debito ed intanto invia in Lega la richiesta di iscrizione al prossimo Campionato di Serie B; richiesta per altro mancante di una serie di parti non di secondo piano, dal mancato pagamento degli stipendi di marzo-maggio, e relative tasse, la fidejussione per l’iscrizione, e chi più ne ha ne metta che c’è posto…

Ovvio che i tipici rinvii all’italiana di pratiche che in dieci minuti sarebbero risolte, fanno il gioco di chi il Cesena lo ha messo in queste condizioni, ma questi sono i tempi e le procedure e quindi occorre attendere… cosa che evidentemente non sta bene alla tifoseria che, nel frattempo, organizza un civilissimo corteo e prova ad interessare il primo cittadino, naturalmente sensibile a cotanto invito ed ancor di più alla grave perdita che rappresenterebbe per la città non tanto il fallimento, quanto la sparizione del calcio a Cesena, perché va tenuto ben presente che, nel caso di fallimento, un anno senza calcio comporterebbe ricominciare non dalla Serie D ma dalla Terza Categoria.

Nel frattempo la Società è al lavoro e, a sorpresa, ecco il sorridente Presidente rilasciare un’intervista in cui tutto sembra risolvibile (estinguerà il debito con i soldi del Monopoli?) ed i problemi non sono altro che maldicenze e cattiverie, e se è vero che manca un DS, non si fa mercato, se si parla di soldi è per i debiti, ci penserà Castori (anche qui pare di no!) a risolvere i problemi tecnici e di campo, mentre per il resto di proroga in proroga si arriverà probabilmente al 2099…

Poi ti svegli e scopri che il Comune ha sfrattato il Cesena dal Manuzzi e da Villa Silvia, causa inadempienze contrattuali tipo il mancato rinnovo delle polizze fidejussorie relative alla locazione degli impianti e quelle assicurative, sempre relative ai medesimi; certo, ci sono 15 giorni di tempo per sistemare le cose, ma intanto i debiti aumentano!

Ma le “perle” bianconere non sono finite, dato che arriva in giornata anche la notizia che in realtà il rinnovo contrattuale di Castori e del suo staff non è mai stato depositato e quindi il mister di Tolentino è libero di cercarsi un’altra squadra (cosa che il preparatore atletico Ragnacci ha già fatto, andando al Verona).

Di bene in meglio, ma qualcuno ci penserà, mentre il presidente sorride allegro e c’è chi sogna il Cesena in Serie A.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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