E sì, carnevale è tempo di scherzi, anche se questi dovrebbero servire a ridere, mentre quello tirato dalla Pro Vercelli al Cesena (o dal Cesena a se stesso?) ha fatto ridere poco il Manuzzi e ne hanno ben donde i supporters bianconeri ad arrabbiarsi, perché ancora una volta nel momento topico, quello in cui si poteva svoltare e raddrizzare, o quantomeno rendere accettabile la stagione, si è riusciti nell’impresa di perdere e ricadere nei soliti vizi già visti e rivisti troppe volte.

Qualcuno ha evocato il Cesena di Drago, ma il Mister calabrese ha lasciato la Romagna dopo l’undicesima giornata e da allora di partite ne sono state giocate sedici e quindi? Si può ancora parlare e dare colpe a ritroso? Ma nel frattempo cosa si è fatto? La verità è che questa squadra ha mentalità e voglie che vanno e vengono, incapace di trovare un minimo di continuità in chiunque, tanto che gli eroi di una settimana fa sono stati disastrosi appena sette giorni dopo!

Evidentemente la Pro Vercelli è indigesta al Cavalluccio dato che contro le bianche casacche sono arrivate la bellezza di due sconfitte, per giunta assolutamente meritate, dato che sia in Piemonte che in casa il Cesena ha disputato due incontri mediocri; creando praticamente nulla all’andata e sbagliando tutto lo sbagliabile al ritorno, sia quando ha attaccato che in fase difensiva, spianando letteralmente la strada alla compagine di Moreno Longo.

Davvero questa sconfitta non ci voleva, anche perché si è buttato a mare tutto quanto era stato fatto in questo inizio di 2017, perché se è vero che si tendeva nuovamente a pareggiare un po’ troppo, è altrettanto vero che la difesa si era assestata e si vedevano trame offensive degne di questo nome; inoltre le avversarie erano state alcune tra le formazioni più in forma del momento e qualche errore era comunque stato ampiamente compensato da uno spirito nuovo, più positivo.

La classifica, che pareva dare addirittura nuove speranze, è tornata deficitaria, anche perché Ternana e Vicenza a parte, tutte le altre hanno vinto ed ha rialzato il capo anche il Trapani che al momento della sosta sembrava già spacciato ed invece a suon di risultati ha lasciato l’ultimo posto in classifica alla Ternana e certamente ha recuperato uno spirito battagliero che renderà la vita difficile a tutti.

Si torna subito in campo, senza un attimo di respiro, e nella circostanza le parole di solito sono positive, perché si ha la possibilità di recuperare subito … forse! Anche perché la trasferta di Latina è difficile ben al di là della situazione societaria dei laziali, che anzi, spesso compatta squadra ed ambiente e moltiplica le forze, contro tutto e tutti.
Vincere a Terni ha dato morale alla formazione di Vivarini e servirà un Cesena ben diverso da quello visto contro la Pro Vercelli per uscire indenni dal Francioni e riprendere la marcia salvezza (anche perché ci si può attendere qualcosa di diverso a questo punto?); per intenderci servirà il Cesena di Carpi o quello del secondo tempo di Perugia, possibilmente al netto di qualche errore di troppo, servirà un Cesena dove le sufficienze in pagella non siano le due/tre di sabato e magari con Garritano in campo fin dall’inizio.
Ci aspettavamo un bel Cesena sabato scorso, eravamo fiduciosi e positivi, persino ottimisti su residue possibilità play off e ci siamo risvegliati nel mezzo di un brutto incubo, di fantasmi che evidentemente non si è capaci di scacciare, battuti da un tocco innocuo verso il portiere e da un tiro da fuori preciso ma non proprio imparabile, battuti da se stessi e da errori sotto la porta avversaria di quelli che è più facile segnare che sbagliare!

Martedì si va a Latina e speriamo che il detto di giocare subito per risollevarsi sia vero, perché altrimenti sarà davvero dura e, come diceva il Direttore Editoriale, c’è il titolo sportivo da salvare!!!

A cura di Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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