L’8 luglio 1978 è una data che resterà indelebile nella storia della Repubblica italiana.
Quel sabato di quarantatre anni fa, Sandro PERTINI diventa Presidente della Repubblica!
Ci vogliono ben sedici scrutini per eleggere il settimo Presidente italiano, colui che prenderà il posto del dimissionario Giovanni Leone; DC e PCI, guidati dai Segretari, Zaccagnini e Berlinguer, portano avanti i rispettivi candidati (Gonella ed Amendola), senza che prevalga l’uno o l’altro, sino a quando gli “interessi” reciproci trovano convergenza su di una figura che si staglia al di sopra dei meri valori politici: Sandro PERTINI.
Nato a San Giovanni, frazione di Stella, nel savonese, il 25 settembre 1896, iscritto dopo la Prima Guerra Mondiale al Partito Socialista, Pertini è stata figura preponderante dell’antifascismo e della lotta di Liberazione Nazionale, quale membro del C.L.N..
Dotato di forte personalità, Pertini non è stato il “solito” Presidente istituzionale, ma il suo mandato è stato senza dubbio quello dove la figura di Primo Cittadino italiano è enormemente risaltata, tanto da essere apprezzatissimo dal popolo e ricordato come “il Presidente più amato dagli italiani“.
Durante il suo mandato non mancarono momenti difficilissimi da superare, cui il terremoto in Irpinia, la strage di Bologna e quella di Ustica, sono solamente alcuni citati, così come non mancarono giorni in cui il Presidente poté gioire per le vicende italiane; come dimenticare la finale dei Mondiali di Spagna ed il rientro in aereo insieme alla Nazionale divenuta Campione del Mondo, la partita a carte con Bearzot e alcuni azzurri.
Al termine del settennato divenne Senatore a Vita, senza far mancare una presenza “autorevole” nelle vicende nazionali ed internazionali.
Sandro Pertini muore a Roma il 24 febbraio 1990, a novantatre anni, lasciando un’eredità preziosa e persino ingombrante per una politica che ha perso i valori non solo della Patria, ma quelli altrettanto importanti della democrazia.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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