Il Campionato non è ancora finito, con tante cose ancora da decidere e lo Scudetto dell’Inter quasi già passato in secondo piano, grazie a LUI, lo Special One, che torna come un’atomica a prendersi la scena, da consumato prim’attore qual’é, magari non splendente come in passato, come ai tempi del triplete o degli altri trionfi in giro per l’Europa che conta, ma sempre in grado di attirare su di sè le luci della ribalta, capace persino di far crescere un titolo in borsa ….
come dire …. MOU, basta il cognome!

Capace di esaltare quei tifosi di cui pochi anni fa era il primo “nemico”, a cui ricordava gli “zeru tituli” vinti in quella stagione che per la sua Inter sarebbe stata trionfalmente indimenticabile; strano vero registrare tanto entusiasmo in un calcio dove ormai persino chi è dalla propria parte diventa oggetto di insulto, dileggio, minaccia…
Certo, come Mourinho non ne esistono nel mondo del calcio, nessuno capace di auto-diventare bersaglio su cui attirare attenzioni e critiche, che diversamente verrebbero riversate sui propri giocatori, magari sulla Società, e questo in sala stampa così come sul campo, perché quante volte abbiamo visto Mou usare i suoi “metodi” nel bel mezzo di una partita?

Potrà piacere o risultare odioso, questo lusitano nato a Setubal nel 1963, ma sarei disposto a scommettere che tutti vorrebbero vederlo sulla panchina della squadra del cuore, perché lui è Mou, altro che professori e maestri, fautori di bel gioco e vittorie, che poi magari li vedi davanti alla panchina che sembrano imbambolate statue di cera …. e ti chiedi cosa ci fanno lì…

Lui no, ed inoltre e nonostante le ultime stagioni non proprio brillanti, ti chiedi come faccia ad incassare ingaggi favolosi, magari esonerato e capace di incassare due stipendi, da chi lo ha ingaggiato e da chi lo ha appena mandato via …. alla faccia della buon’uscita!
Intanto, tra le altre cose, il suo arrivo ha “terremotato” il giro delle panchine nostrane …. Tizio qui, Caio là, Sempronio dall’altra parte …. tutto da rifare o quasi, dato che Sarri torna in pista (anche se può sempre “accontentarsi” di far sborsare altri 2,5 milioni a Madama) e se davvero di panchine che si liberano ce ne sono tante, è altrettanto vero che un nuovo attore è rimasto senza ruolo prima ancora di leggere il copione.

Il sor Maurizio potrebbe tornare buono per il Napoli? E se fosse Firenze il suo prossimo approdo, o magari l’Inghilterra? E cosa farà la Juve, probabilmente l’unica non coinvolta dallo sconquasso Mou, considerando che l’alternativa a Pirlo pare essere la rentrée di Allegri, ammesso e non concesso che anche qui non arrivi nessuno a sparigliare le carte?

Spalletti, Gattuso, De Zerbi, il Napoli, la Fiorentina, e qualcun altro …. tutti in divenire, ma tutti ben dietro a lui, a chi, vincente o meno, resta un vero e proprio catalizzatore di interesse, mediatico e sportivo.

A Roma sognano, magari che la prossima conferenza stampa da “zeru tituli” abbia loro come protagonisti vincenti; in fondo questo è ancora il momento in cui la nuova realtà è appena iniziata e tutta da scrivere, dopo il “Daje Roma” del titolo di un film tutto da scrivere.

IL Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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