La cantante statunitense Patricia Eva “Bonnie” Pointer, che fece parte dell’iconico quartetto R&B delle Pointer Sisters, vincitrici di tre Grammy Awards, il primo dei quali con la hit “Fairyale” del 1975, è morta ieri all’età di 69 anni per un arresto cardiaco.

A dare l’annuncio della scomparsa è stata la sorella Anita: “La nostra famiglia è devastata da questo lutto”. Le Pointer Sisters nacquero nel 1969 come un duetto delle sorelle Bonnie e June; dal 1972 se ne aggiunsero altre due, Anita e Ruth (scomparsa nel 2006). Il loro primo grande successo funky fu “Yes We Can Can” (1973).

Tra il 1973 e il 1977 le sorelle Pointer indossarono abiti anni ’40 e cantarono in uno stile che ricordava le Andrews Sisters, mescolando lo stile funky con quello Rythm and Blues. Tra le loro canzoni più note “Jump (For My Love)” e “Ìm So Excited”. Dopo il successo travolgente di “Fairytale” nel 1977 Bonnie lasciò il gruppo per iniziare una carriera da solista, firmando un contratto con la casa discografica Motown Records.

Nel 1978 sposò il discografico Jeffrey Bowen della stessa Motown, da cui ha divorziato nel 2014 dopo dieci anni di separazione. Le altre tre sorelle continuarono a segnare successi dalla fine degli anni ’70 alla metà degli anni ’80 fino al culmine dell’album “Break Out” (1983).

Nel 1994 al gruppo vocale fu assegnata una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Come solista, Bonnie Pointer ha conquistato il successo con i singoli “Free Me from My Freedom” (1978), “Heaven Must Have Sent You” (1979), “Deep Inside My Soul” (1979) e “I Can’t Help Myself (Sugar Pie Honey Bunch)” (1979) Il suo album più recente è del 2011, “Like a Picasso”. La sorella Ruth è l’unica che si esibisce ancora nelle Pointer Sisters, affiancata da sua figlia e sua nipote.

A cura di Monica Donino – Foto Reuters

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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