Bumbu una "doppietta" a San Donato Tavernelle

E’ un Cesena che si dimostra camaleontico sempre di più. Soffre in casa con la Lucchese che comunque non lascia la porta aperta nemmeno alla Virtus Entella e poi in men che non si dica diventa straripante, addirittura tennistico a due passi da Firenze, contro il San Donato senza aureola e che cade inesorabilmente nell’inferno dei play-out a ‘180 minuti dal termine della stagione regolare.

La sensazione nelle vallate del “mosto” è stata come se a Tavernelle fossero volate sei colombe bianche pasquali per annunciare, oggi Venerdì Santo, ciò che sarebbe accaduto al Sepolcro sacro, dove Gesù dopo essere stato tradito e crocefisso e poi risalito al Padre per opera dello Spirito. E, a proposito di religione e calcio, chi ha tradito Toscano? Forse Ferrante, o Calderoni, o quel portiere che non sa chiudere lo specchio tra i pali di legno?

Oppure il mister è rimasto fermo, ricordando i suoi trascorsi, nel dare troppo spazio ai suoi pupilli a calciatori troppo spesso sotto tono e insufficienti. Certo, l’opacità di Ferrante a spalancato le finestre per Stiven Sphendi che attualmente vale non meno di 5 milioni di euro, ma non è mai il singolo calciatore a fare squadra, a far scendere una formazione che deve essere l’equivalente notoria dell’ampiezza del gioco, della maturità piena, di una coralità negli interscambi, nei fraseggi semplici.

Questo piccolo “manoscritto tattico che volge all’epilogo” crea ancora più rammarico per non aver vinto con un paio di giornate d’anticipo un girone morbido, facile da aggredire e da gestire. Peccato veramente aver mollato la giusta presa durante quelle giornate di calendario che offrivano grandi possibilità di avanzamento, contro squadre davvero modeste, nel fare bottino pieno. Ma dalla prima contro la Carrarese al Manuzzi, si era capito, che dietro a tanto nervosismo, sarebbe venuta a meno la fiorente tranquillità che abbraccia pure la Dea Bendata, per vincere ovunque. Perchè non è possibile strafare nel derby con il Rimini, annientare l’Entella, avere una sorta di parità con la Reggiana e scialacquare punti durante il percorso contro chi tra quindici giorni sarà nell’anonimato.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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