Il mondo del ciclismo vive un altro episodio davvero bruttissimo.

Molti nello sport professionistico si dopano, è un dato di fatto, così come lo è che sono molto bravi a nascondersi o a camuffare le sostanze che assumono.

Il caso in questione però ha davvero superato il limite e deve far riflettere tutti.
Un ragazzo quattordicenne ciclista di Roma è stato trovato positivo al Mesterolone, sostanza anabolizzante molto potente.
Già è scandaloso quando avviene in gare importanti, figurarsi quando avviene in corse amatoriali.

Carlo Tranquilli noto medico sportivo ha definito questo caso come “crimine contro l’umanità”, non esagerando: sì perchè doparsi è un atto criminale, ma dopare un altro è ancora peggio.

Nel caso in questione le responsabilità sono ancora ignote.

Non si sa se il ragazzo fosse o meno consapevole della sostanza assunta, o se qualcuno possa avergliela somministrata spacciandola( mai termine fu più azzeccato) per altro.
Non si conoscono le responsabilità dei famigliari e della loro conoscenza o estraneità dei fatti.
Quel che è certo, come denuncia anche Tranquilli, è che reperire sostanze dopanti è davvero facilissimo, specialmente in rete, ma non solo.

Questa brutta vicenda, questo scandalo adesso desta clamore, ma quanto durerà?
Fare i moralisti adesso è troppo facile. E’ comodo indignarsi, scandalizzarsi, succede sempre quando qualcuno viene beccato in flagrante.
Poi tutto passa, tutto tace, tutti fanno finta di niente.
Omertà, la parola giusta, che però deve sparire di fronte ad una caso così scandaloso, di fronte ad un 14enne che di fatto, si è dopato per vincere una gara amatoriale.

E’ora di finirla con questa moda perchè non sempre il fine, nel caso dello sport vincere, giustifica i mezzi.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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